Apertura in calo per le principali Borse europee, spinte al ribasso dai timori per le nuove tensioni tra Usa e Cina sul fronte del commercio internazionale. Gli investitori restano alla finestra in attesa di vedere gli esiti della stagione delle trimestrali. In rosso Francoforte (-1,19%), Parigi (-0,6%) e Londra (-0,15%), calo anche per la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib che perde lo 0,68% a quota 21.929,56.
Sul fronte asiatico, la Borsa di Tokyo termina la seduta in netto calo, appesantita anch’essa dai rinnovati timori di nuove dispute commerciali tra Cina e Stati Uniti, con l’imposizione di nuovi dazi, e le probabili revisioni al ribasso degli utili societari. Il Nikkei lascia sul terreno l’1,97% a quota 21.046,24, con una perdita di 422 punti.
A Piazza Affari giù Saipem (-1,55%), Atlantia (-1,04%) e Prysmian (-0,86%). Deboli i rialzi: Ferragamo guadagna lo 0,38%, Fca lo 0,12%. Vola invece Trevi, il gruppo di ingegneria di Cesena specializzato in grandi opere del sottosuolo, dopo che il cda ha approvato gli accordi di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell’indebitamento con un aumento di capitale da 130 milioni di euro. Il titolo è in rialzo del 10,9%.
Lo spread Btp/Bund torna sopra i 190 punti base e si porta a 191, stabile il rendimento del Btp decennale benchmark, che si attesta in avvio all’1,61%, invariato rispetto al closing di ieri.
Il petrolio: i dati sull’aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti hanno fatto scendere il prezzo del barile Wti di 84 centesimi a 56,78 dollari. In flessione anche il Brent di 84 centesimi, il prezzo scende a 63,61 dollari.
Per quello che riguarda i cambi, in apertura dei mercati l’euro sale leggermente sul dollaro a quota 1,1240, da 1,1225 di ieri in chiusura. Sulla valuta nipponica, la divisa europea viene scambiata a 121,04. Dollaro/yen a 107,68.