Cyber Security, secondo rischio business a livello globale nella classifica del World economic forum: è il tema della conferenza internazionale “Cset – Cyber security for energy & transport infrastructure”, iniziata questa mattina al Palazzo della Borsa di Genova e in calendario fino a domani, mercoledì 12 giugno.
Lo organizza Start 4.0, competence center di Genova dedicato alla sicurezza e all’ottimizzazione delle infrastrutture strategiche, uno degli otto centri nazionali di eccellenza selezionati e riconosciuti dal ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con il Cyber security resilience & business continuity for electrical grid national committee.

I responsabili nei settori dell’industria, dell’energia e dei trasporti sono sempre più consapevoli dei rischi derivanti dall’informatizzazione dei servizi e delle strutture e al convegno di Genova partecipano i massimi esperti mondiali in materia, provenienti in particolare da Russia, Israele, Usa e Regno unito. «L’obiettivo di Cset 2019 – spiega Paola Girdinio, presidente di Start 4.0 – è quello di indirizzare, partendo da questa presa di coscienza, gli sforzi dei grandi attori verso la creazione di standard e strumenti sempre più intelligenti per generare contromisure valide a questa nuova minaccia globale».
Cyber security, a Genova la quinta edizione del convegno internazionale Cset
Fondamentale investire per contrastare i rischi, ma è anche necessario far prendere coscienza delle minacce a persone e aziende, con l’obiettivo di creare un ecosistema sempre più consapevole e, di conseguenza, protetto. «Serve una condivisione a tutti i livelli di questo tipo di informazioni − spiega Yuri Rassega, responsabile Cyber Security Gruppo Enel − La minaccia va contrastata a livello sistemico, nessuna azienda da sola può farcela. In passato era una sfida tra tecnici, tra chi creava i sistemi e chi cercava di distruggerli, ma oggi non è più così: nel mondo delle minacce cyber c’è sempre più una matrice economica e anche i target presi di mira sono aumentati. Per difendersi non si può essere da soli: tutti gli stakeholder devono essere coinvolti».
Da questo punto di vista, in Italia è cresciuta la consapevolezza negli ultimi anni, anche laddove la tecnologia informatica non è mai stata una tematica all’ordine del giorno, ma allo stesso tempo crescono gli attacchi, in frequenza e potenza: «Siamo di fronte a una rincorsa continua, per questo è richiesta una visione sempre più d’insieme», precisa Rassega.