12,4 anni, pressoché in linea con la media nazionale. È il dato che descrive la vita media delle imprese liguri, secondo i numeri del Registro delle imprese diffusi da Unioncamere nel corso dell’assemblea dei presidenti delle Camere di commercio italiane.
Le Marche in testa alla classifica, con una vita media di 15 anni, seguite dalle imprese del Trentino Alto Adige (14,6 anni) e del Friuli Venezia Giulia (13,9 anni). Fanalini di coda il Lazio e la Campania con 11,1 anni. Turnover accentuato anche in Calabria (11,4). L’Italia si attesta su una media di 12,3 anni di vita.
Guardando i settori produttivi, quanto a longevità l’agricoltura batte tutti: 16 anni tondi la durata delle imprese che operano in questo comparto, qualcosa in più della pur longeva industria in senso stretto (15,7 anni). Più breve l’aspettativa di vita delle aziende di costruzioni (12,5 anni) e, soprattutto, di quelle dei servizi (11,8), al cui interno “pesa” la minor durata media delle attività turistiche (9,2 anni).
A fine 2018, quasi 6 imprese su 10 risultano costituite prima del 2009. Questo universo di aziende longeve concentra il 70,2% degli addetti del settore privato. Poco più del 18% delle imprese oggi esistenti è nato invece tra il 2009 e il 2013 e raccoglie il 14,3% degli addetti. Circa una impresa su 4, infine, è stata costituita negli ultimi 5 anni e ha una quota di addetti pari al 15,4%.
Per ciò che riguarda invece le macro aree, la vita delle imprese è mediamente più lunga nel Nord Est (13,3 anni). A seguire, il Nord Ovest (12,4 anni), il Centro (12,1 anni) e il Mezzogiorno (11,7 anni).
Guardando infine alle forme giuridiche, l’analisi mostra che l’impresa individuale ha una vita media inferiore alle altre (11,4 anni). Nella media i valori delle società di capitali (12,4%), mentre cresce la durata per le altre forme (13,9 anni) e soprattutto per le società di persone (17,0 anni).