La Liguria è la prima regione italiana a siglare un’intesa per il collocamento mirato delle persone con sclerosi multipla sul territorio regionale. Il protocollo è stato firmato questa mattina, nella sede regionale di piazza de Ferrari, tra gli assessori alla Sanità e al Lavoro, Sonia Viale e Gianni Berrino, e la presidente del coordinamento regionale Aism Liguria, Patrizia Aytano.
Una collaborazione che si articolerà nelle varie fasi, dall’orientamento all’avviamento e mantenimento del posto di lavoro, contrastando l’abbandono precoce e contenendo l’esclusione dal mercato, sostenendo interventi di abilitazione a scopo lavorativo, realizzando attività sperimentali.
«La sclerosi multipla − spiega Aytano − non è solo una malattia, ma è una condizione di vita che può essere gestita, che può creare valore con un corretto approccio culturale e organizzativo e una valorizzazione delle potenzialità delle reti di riferimento. Ecco perché questo accordo rappresenta un significato particolare, grazie ai suoi contenuti assolutamente innovativi, partendo da una visione che si fonda su una co-programmazione e co-progettazione delle attività tra enti pubblici, privato e sociale, in linea con la recente riforma del terzo settore».
In Liguria sono circa 3 mila le persone colpite da sclerosi multipla, con una maggiore incidenza di donne. Secondo i dati del Barometro della sm (2017 e 2018), il 48% delle persone con questa patologia risulta occupato, ma ben il 30% di queste ha dovuto ridurre le ore di lavoro e il 27% ha dovuto cambiarlo. Inoltre, rispetto al totale della popolazione con sclerosi multipla, una persona su due evidenzia che i sintomi hanno impedito di svolgere il lavoro che avrebbe voluto o per cui era qualificato e una su tre dichiara di aver dovuto lasciare il posto di lavoro proprio a causa della malattia. «Si tratta di una grande limitazione − commenta l’assessore Viale − oltre alle complicazioni derivanti da questa patologia. L’obiettivo di Regione Liguria è coinvolgere e accompagnare queste persone, mantenendone lo stile di vita che seguivano prima dell’insorgere della malattia. Un obiettivo di grande importanza con cui ci poniamo primi in Italia». Elevato il numero di domande di prestazioni previdenziali per pensioni di inabilità presentate da persone con sm, circa 1.500 all’anno.
Con la firma odierna, le parti si impegnano a realizzare una serie di azioni per sostenere le persone con sm iscritte al collocamento mirato nei processi di accesso e mantenimento al lavoro. Inoltre, l’intesa prevede la possibilità di avvalersi di contributi di altri soggetti, come Inail, Fish, Prioritalia, le Asl e organizzazioni sindacali e datoriali. Nelle prossime settimane è prevista la firma della convenzione attuativa tra Aism e Alfa Liguria.
«Oggi poniamo un’attenzione particolare verso persone validissime per la nostra società − spiega Berrino − che devono solo trovare il modo di essere collocate in modo adeguato nel mondo lavorativo. Ci vuole voglia e sensibilità, il protocollo di oggi unisce questi due elementi: queste persone devono tornare a lavorare come tutte le altre».
Per farlo, come sottolinea Gianpaolo Brichetto, direttore sanitario del Servizio di riabilitazione Aism Liguria, «è fondamentale adattare il posto di lavoro o effettuare un piano riabilitativo individuale per mantenere l’attività lavorativa».
Oltre a essere un progetto pilota in Italia, il protocollo siglato oggi tra Regione Liguria e Aism potrebbe fare da apripista anche per altre iniziative su altre disabilità: «Questo è un punto di inizio − sottolinea Aytano − e non potrà che essere esportato a livello nazionale, passando da regione a regione, con la Liguria a fare scuola per migliorare il percorso del diritto al lavoro per le persone malate. Un modello esportabile anche ad altre disabilità: Aism è leader nel mettere a fuoco queste problematiche, ma sono tante le associazioni che uniscono persone affette da altre disabilità con cui lavorare».