Hanno iniziato con la grande tela del Veronese “Susanna e i vecchioni”, al quattordicesimo piano di Banca Carige, proseguiranno con altri capolavori custoditi al quattordicesimo e quindicesimo piano della banca, per passare poi al Museo Diocesano e al centro storico genovese. Sono venti alunni dell’Istituto comprensivo Terralba di Genova che, con la guida del personale didattico del Museo Diocesano, questa mattina questa mattina hanno seguito il percorso di visita intitolato “L’occhio intelligente” per capire come gli artisti fin dall’antichità hanno giocato, interagito con la percezione visiva degli esseri umani, inizialmente in maniera empirica, ma con il trascorrere dei secoli in modo sempre più scientifico e voluto, nell’intento di suscitare sensazioni, reazioni o emozioni ben precise. A volte, queste capacità sono state messe a servizio della scienza del costruire, per camuffare in maniera esteticamente gradevole difficoltà legate a morfologie complesse del territorio, o per ottimizzare spazi e risorse.

Agli alunni di questa mattina e agli altri bimbi e ragazzi (circa 200 in tutto) coinvolti nell’iniziativa vengono proposte opere figurative che hanno giocato con l’occhio umano ed opere architettoniche in cui gli architetti hanno dovuto escogitare soluzioni particolari per ovviare a problemi tecnici di vario genere. Le tappe riguardano tematiche come quelle dell’illusionismo barocco, della capacità di interagire con la nostra percezione emotiva e dell’illusionismo architettonico, con cui sono state ampliate e arricchite le nostre città, e in particolare Genova. A ogni ragazzo verrà poi consegnata una scheda didattica con giochi, approfondimenti e attività che verranno svolte nel corso del percorso.
L’iniziativa è stata realizzata da Banca Carige in collaborazione con il Museo Diocesano nell’ambito della VI Edizione del Festival della Cultura Creativa organizzato da Abi (Associazione bancaria italiana) dal 25 al 31 marzo 2019, che ha come tema “Intelligenza. Tra evoluzioni naturali e tecnologiche, tra mente ed emozioni per conoscere noi stessi e il futuro che ci circonda”.