Via libera definitivo del Senato ieri sera al decreto legge su Banca Carige Carige.
Il voto sul provvedimento, già approvato dalla Camera, è arrivato a larghissima maggioranza con 209 sì e 7 astenuti, nessun voto contrario.
Il sì definitivo era slittato a ieri sera dopo che era emersa la necessità di una rettifica da pubblicare in Gazzetta Ufficiale su un errore materiale riguardante un riferimento normativo interno al testo originario del decreto legge
Il decreto prevede garanzie pubbliche sulle nuove emissioni obbligazionarie di Carige fino al 30 giugno 2019 fino a un valore nominale di 3 miliardi di euro e la sottoscrizione o l’acquisto da parte del Mef di azioni della banca fino a 1 miliardo entro il 30 settembre 2019, anche in deroga alle norme di contabilità di Stato,
L’ ammontare delle garanzie è limitato a quanto strettamente necessario per ripristinare la capacità di finanziamento a medio-lungo termine di Banca Carige. La garanzia dello Stato è onerosa, incondizionata, irrevocabile e a prima richiesta e copre il capitale e gli interessi. Viene concessa dal Mef nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato, sulla base di una decisione positiva della Commissione europea sul regime di concessione della garanzia.
Per tutto il tempo in cui beneficia della garanzia Banca Carige non può distribuire dividendi, effettuare pagamenti discrezionali su strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1, riacquistare propri strumenti di capitale primario o aggiuntivo di classe 1, acquisire nuove partecipazioni.
Il Mef può rilasciare, inoltre, la garanzia statale sui finanziamenti erogati discrezionalmente dalla Banca d’ Italia alle banche italiane per fronteggiare gravi crisi di liquidità.
.