Chiusura debole e contrastata per le borse europee, in attesa della riunione della Bce di domani, con la conferenza stampa di Mario Draghi da cui potrebbero arrivare indicazioni sui prestiti alle banche Tltro, mentre a Wall Street i principali indici americani arretrano dopo alcuni dati macroeconomici deludenti e in attesa di novità sulle trattative commerciali fra Stati Uniti e Cina.
Il Cac 40 di Parigi segna -0,16%, il Dax 30 di Francoforte -0,28%, il Ftse 100 di Londra +0,17%. Positiva Milano con Ftse Italia All-Share a 22.938,83 punti (+0,68%) e Ftse Mib a 20.851,56 punti (+0,65%). Lo spread BtP Italia/Bund a dieci anni si attesta su 249 punti base da 254 punti base di ieri.
A Piazza Affari il comparto più brillante è il bancario, grazie al calo dello spread, con Ubi (+4,27%) in testa, bene Telecom (+2,69%), ancora sostenuta dalle voci sui movimenti nell’azionariato in vista dell’assemblea del 29 marzo, e Fca (3,65%), in scia alle ipotesi di alleanze dopo l’apertura del ceo Mike Manley al Salone dell’Auto di Ginevra. Fuori dal listino principale rimbalza Cerved (+13,25%) in seguito all’interesse del private equity americano Advent a rilevare la società con un’offerta pubblica.
Sul Forex, euro a 1,132, poco mosso rispetto a ieri. Con lo yen è scambiato a 126,5 mentre il dollaro/yen sta a 111,74.
Il petrolio arretra con il Wti e il Brent rispettivamente a 55,9 dollari al barile (-1,2%) e a 65,5 dollari al barile (-0,5%) dopo i dati sulle scorte americane che hanno evidenziato un incremento oltre le attese.