Chiusura in frazionale rialzo per le borse europee, tranne che per quella di Londra, negativa anche a causa del rafforzamento della sterlina. I listini sono migliorati nel finale grazie alla notizia che la Fed agirà con moderazione e flessibilità sul fronte di eventuali futuri rialzi dei tassi di interesse.
L’indice d’area stoxx 600 archivia la seduta in rialzo dello 0,4%. Il Cac 40 di Parigi segna +0,13%, il Dax 30 di Francoforte +0,31%, il Ftse 100 di Londra -0,45%.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 22.475,53 punti (+0,10%) e Ftse Mib a 20.459,59 punti (+0,11%). Ancora in contrazione lo spread BtP Italia/Bund a dieci anni, attestato in chiusura sui 260 punti base da 265 pb di ieri sera.
A Piazza Affari bene il comparto bancario, in particolare con con Banco Bpm +3,58%, Ubi Banca +1,93%, Mediobanca +1,56%. Fuori del listino principale brilla Fincantieri (+15,93%) dopo i risultati 2018 oltre le attese, l’upgrade a “buy” da parte di Kepler e le dichiarazioni ottimistiche di Bono e Maestrini sul via libera dell’antitrust Ue all’acquisizione di Stx France
Sul Forex l’euro/dollaro è a 1,137 mentre il cambio fra dollaro e yen va a 110,75 dopo l’apprezzamento di ieri. In rialzo la sterlina a quota 1,326 dollari e 0,857 nei confronti della divisa europea in seguito alla decisione di Theresa May di chiedere un rinvio della deadline per la Brexit (prevista per il 29 marzo) in modo da evitare un’uscita senza accordo. Inoltre, il governatore della Banca centrale di Inghilterra, Mark Carney, ha dichiarato che adotterà ogni misura necessaria per sostenere l’economia in caso di una Brexit “no deal”.
Tra le materie prime in rialzo il petrolio dopo il calo di ieri. Wti e Brent scambiano rispettivamente in area 55,8 e 65,5 dollari al barile.