Quella di Giovanni Landro è una delle tante startup che sono riuscite a superare la fatidica soglia dei tre anni di sopravvivenza e che, a distanza di sette anni dalla nascita, è divenuta oggi un’impresa, IRC Components, in grado di reggersi sulle proprie gambe: «Sono un ingegnere meccanico che, a causa della crisi del 2008, si è trovato di punto in bianco senza lavoro – spiega Landro – Così, insieme a mia moglie, ho provato a trasformare una nostra passione, quella per le moto da corsa, in un business. Per farlo è stato indispensabile l’aiuto del Clp: oggi la nostra azienda, attiva nella componentistica moto ad alto contenuto tecnologico e nel mercato delle termocoperte da pneumatico, dà lavoro ad altre 7 persone».
Il servizio competitività imprese è affidato al Centro ligure produttività (Clp) e ha sede all’ammezzato del Palazzo della Borsa Valori, in via Boccardo 1, a Genova.
Telefono: 010 55087205.
Il Clp, Centro ligure produttività, nel corso del 2018 ha sostenuto oltre 700 imprese grazie al servizio competitività, finanziato da Camera di commercio di Genova e Fondazione Carige, che oggi hanno presentato il secondo anno di attività dello sportello. Così come ha fatto Landro, si sono rivolte al Clp anche Claudia Calabrò, dipendente di un’agenzia immobiliare che, dopo aver perso il lavoro, ha acquistato un immobile in centro storico e lo ha trasformato in un airbnb di successo. C’è anche la storia di Monica Rinaldi, che dopo 12 anni in vico del Fieno ha fatto un salto di qualità ampliando l’attività e trasferendosi in via Luccoli.
Come loro, tanti altri utenti, 734 in totale, hanno chiesto supporto al servizio camerale: in 646 casi si tratta di aspiranti imprenditori, mentre 88 sono imprenditori o lavoratori autonomi che desiderano far crescere la loro attività. Gli utenti sono per la maggior parte uomini (57%), italiani (82%), di età compresa fra i 26 e i 45 anni (60%) e disoccupati (63%). Il settore più gettonato fra i futuri imprenditori è quello dei servizi (37%) seguito dal commercio (32%) e dall’artigianato (22%), mentre fra le imprese alla ricerca di consolidamento la quota dei servizi tocca il 73%.
Ma non si tratta sempre e solo di incoraggiare: tra i compiti di Clp, anche quello di far desistere l’imprenditore (o aspirante tale) dall’avviare una startup poco vendibile sul mercato: «Due anni fa − spiega il segretario generale della Camera di commercio di Genova, Maurizio Caviglia − abbiamo trasformato l’ormai storico servizio nuove imprese, nato nel 1994, nel nuovo servizio competitività, aprendolo gratuitamente sia agli aspiranti imprenditori, sia alle imprese o ai lavoratori autonomi già in attività. E una parte importante dell’attività consiste proprio nel “frenare” chi ha scarse motivazioni o basse possibilità di riuscita: un’idea poco brillante o che avrebbe poco mercato, scarsi requisiti, la necessità di un capitale troppo elevato per poter partire: spesso sono queste le principali motivazioni per cui un’idea sarebbe in grado di trasformarsi in business. Li abbiamo chiamati gli “scoraggiati” e nel secondo anno sono stati ben 110, contro i 734 che abbiamo accompagnato passo dopo passo fino alla creazione d’impresa o al suo consolidamento». Secondo i dati del Registro Imprese, le realtà imprenditoriali che sopravvivono a tre anni dalla nascita (2015-2018) sono il 74,3% a Genova, il 73,2% in Liguria e il 74% in Italia. Non a caso, fra quelle che si rivolgono al servizio competitività voluto da Camera di Commercio e Fondazione Carige, la sopravvivenza sale all’85%.
«Il termometro della nati-mortalità delle imprese − ha commentato Paolo Momigliano, presidente della Fondazione Carige − non basta per misurare lo stato di salute dell’economia di un territorio, perché spesso un saldo positivo maschera un alto tasso di mortalità fra le nuove imprese. Per questo abbiamo scelto di rafforzare il tessuto imprenditoriale locale offrendo a chi fa impresa un supporto concreto di carattere specialistico come può essere una consulenza, un seminario, l’aiuto nella redazione del business plan o di un piano di digitalizzazione».
È quello che è stato offerto al titolare di IRC Components: «Clp per me è stato fondamentale in due momenti – spiega Landro – sia in fase di avvio, sia dopo i primi tre anni di attività, quando l’impresa ha subito un primo calo, fisiologico, di fatturato. Anche in questo caso il Centro mi ha fornito un’altra “iniezione” di competenze, necessaria per superare il momento di crisi e andare avanti».