Chiusura debole per le borse europee, in assenza di novità positive rilevanti sul fronte politico e su quello macroeconomico. Londra, segna – 0,56%, Parigi -0,16%, Francoforte +0,09%.
Milano ha terminato le contrattazioni registrando la performance peggiore, con Ftse Italia All-Share a 22.209,88 punti (-0,56%) e Ftse Mib a 20.228,19 punti (-0,50%). Lo spread BtP Italia/Bund a 10 è tornato ad allargarsi, attestandosi su 269 punti base dai 265 pb di ieri sera.
Sui listini di Piazza Affari ha pesato la divulgazione dei dati Istat sul fatturato dell’industria italiana, che a dicembre 2018 diminuisce del 3,5% rispetto a novembre, subendo il ribasso più forte sul mercato estero. Su base annua il fatturato segna una caduta del 7,3% (dato corretto per gli effetti di calendario).
Il comparto più penalizzato è stato quello delle banche, in particolare con Ubi Banca -3,59%, Banca Generali -2,72%, Fineco -2,22%.
Sul fronte dei cambi, l’euro passa di mano a 1,1339 dollari (ieri a 1,131). Vale inoltre 125,39 yen (da 125,072 yen), mentre il dollaro si attesta a 110,59 (da 110,573).
Debole il petrolio: il Wti, contratto con consegna ad aprile, cede lo 0,7% portandosi a 56 dollari al barile.