Invitata alla reunion Alumni organizzata dall’Università di Genova per festeggiare i laureati nel ’68, Anna, il nome è di fantasia, perché è suo desiderio rimanere anonima, ha deciso di donare all’Università di Genova la somma di 150 mila euro per sostenere la ricerca in ambito medico.
La comunità degli Alumni è stata fondata nel 2018 da un’idea del rettore Paolo Comanducci: comprende tutti gli ex studenti che si sono laureati nell’Ateneo ligure.
Anna, laureata al Magistero (oggi Scienze della Formazione), durante uno dei pranzi organizzati dall’Università di Genova per celebrare i suoi laureati, sceglie di finanziare la ricerca sul Morbo di Parkinson, che in Italia affligge oltre 250.000 persone, con una prevalenza superiore all’1% della popolazione sopra i 65 anni.
La cospicua donazione di Anna supporterà le attività del gruppo di lavoro sviluppato da Giovanni Abbruzzese, ex docente di neurologia e direttore della clinica neurologica a indirizzo neuroriabilitativo dell’Università di Genova. L’equipe, attualmente coordinata da Roberta Marchese, svolge ricerche sulle manifestazioni cliniche, la neurofisiopatologia, la genetica e gli aspetti riabilitativi della malattia di Parkinson.
È importante continuare a studiare questa malattia per comprenderne sempre meglio le cause e, di conseguenza, avere più strumenti, sia farmacologici che non, per gestirne i sintomi. La malattia di Parkinson è un disturbo del movimento, ma recenti ricerche svolte dall’Università di Genova hanno messo in evidenza che anche aspetti di tipo cognitivo ed emotivo giocano un ruolo fondamentale nelle sue manifestazioni cliniche. Per questo motivo «la figura dello psicologo diventa fondamentale in un’equipe di ricerca – dichiara Abbruzzese – per poter sviluppare nuovi approcci terapeutici, non farmacologici, e intraprendere nuovi progetti di ricerca volti a promuovere lo sviluppo di una medicina personalizzata».