Si chiama Volontarixnatura il progetto che lancia oggi Legambiente con l’obiettivo di avvicinare le giovani generazioni all’ambiente attraverso un progetto di monitoraggio scientifico partecipato. Acqua, aria, legalità, arte, e biodiversità sono i campi d’azione in cui dovranno cimentarsi. Il progetto si rivolge principalmente a under 36 e al mondo della scuola.
I primi monitoraggi sono partiti negli scorsi giorni e per lo più hanno riguardato l’inquinamento dell’aria in diverse città, tra queste Palermo, Napoli, Pescara, Bari, Milano, Venezia, Bologna, Parma e Genova, dove oggi e domani sarà presente un tecnico che effettuerà monitoraggi dell’aria (Pm10, Pm2.5 e Pm1) in diverse zone della città.
«Siamo convinti che il volontariato ambientale possa dare un contributo molto importante alla conoscenza del territorio con campagne di raccolta dati e azioni di sensibilizzazione, come dimostrano le tante esperienze che Legambiente ha già messo in campo in questi anni – spiega Santo Grammatico, presidente regionale dell’associazione ambientalista mentre racconta in cosa dovranno impegnarsi i volontari – ognuno sceglie il campo di attività che preferisce, collegandosi a volontaripernatura.it. Chi vive in città può effettuare il monitoraggio “sos aria“, mappando i luoghi sensibili, scuole, ospedali, mercati, esposti a una cattiva qualità dell’aria, oppure partecipando a “Smog” appendendo le federe alle finestre in strade molto trafficate, oppure censire con “Traffico” i percorsi più intasati che richiedono interventi urgenti di mobilità alternativa, o misurare le concentrazioni di polveri sottili e altri inquinanti nei punti critici della città con “Hot spot“».
Il campo legalità prevede l’impiego di una semplice app (Gaiaobserver), scaricabile dal sito, per segnalare con foto e georeferenziazione, discariche abusive e casi di maltrattamento di animali. I monitoraggi nel campo dell’arte puntano invece a verificare l’accessibilità e l’esposizione ai rischi naturali dei beni culturali; mentre quelli dell’acqua riguardano la segnalazione di scarichi sospetti, il censimento del beach litter, ossia i rifiuti sulle spiagge e l’analisi delle acque dei fiumi.
I dati raccolti nelle cinque aree di monitoraggio saranno sintetizzati in dossier informativi finali, utili per analizzare le criticità ambientali rilevate e definire indicazioni operative per affrontarle e risolverle. Nel 2019 sono previsti 30 summer camp sulla cittadinanza attiva che coinvolgeranno circa 450 volontari, organizzati in tutte le regioni.
Il progetto è nazionale ed è finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e cofinanziato dal Parco nazionale dell’Aspromonte.
Per informazioni è disponibile la sede di Legambiente Liguria a Genova in Via Caffa 3/5b il martedì e il giovedi dalle 16,30 alle 19,30.