226 imprese in Liguria, 15.348 gli addetti. Sono i numeri delle società partecipate dalle pubbliche amministrazioni nella nostra regione, resi noti dall’Istat nel suo ultimo report nazionale (su dati relativi al 2016).
Secondo l’analisi, le 226 società liguri rappresentano il 3,4% del totale delle partecipate italiane (6.576 quelle attive, sulle 9.240 totali), mentre gli addetti in Liguria sono l’1,8% del totale (quasi 846 mila). Il numero medio dei dipendenti per impresa è di 68 unità, contro una dimensione media nazionale di 129 (valore che sale a 348 nel caso delle società per azioni).
Dal focus Istat emerge un calo del 4,6% delle unità e dello 0,3% degli addetti a livello nazionale rispetto al 2015. Il 60,1% delle unità economiche partecipate è a controllo pubblico, quota sostanzialmente invariata rispetto al 2015.
Attraverso il controllo diretto o indiretto esercitato sui grandi gruppi, il ministero dell’Economia e delle Finanze risulta il soggetto controllante di maggiore rilevanza in termini di occupazione, con il 54,2% di addetti delle imprese a controllo pubblico. I Comuni e le Città metropolitane, invece, controllano rispettivamente 1.439 e 197 imprese (pari al 36,3% e al 5% delle imprese a controllo pubblico). Gli addetti delle imprese controllate dai Comuni sono 43.337 (7,1% del totale, per una dimensione media di 30 addetti), quelli delle imprese controllate dalle Città metropolitane sono 84.995 (13,9% del totale, per una dimensione media di 431 addetti).
Per ciò che riguarda la forma giuridica, la maggior parte (il 43,1%) è organizzata in società a responsabilità limitata (8,8% degli addetti), mentre il 30,7% delle imprese partecipate è costituito come società per azioni (83,1% degli addetti). Il 17,9% in Consorzi di diritto privato e altre forme di cooperazione tra imprese (2,7% degli addetti), il 6,1% è composto da società cooperative, il rimanente 2,1% include aziende speciali, aziende pubbliche di servizi, autorità indipendenti ed enti pubblici economici.
Sotto il profilo territoriale, prima regione per numero di imprese partecipate è la Lombardia, con 1.056 società, mentre nella classifica del numero di addetti spicca il Lazio con quasi 409 mila impiegati nelle partecipate. Al Lazio va anche la maggiore media di addetti per impresa (622). In queste classifiche (numero imprese e numero addetti), la Liguria si colloca, rispettivamente, 12esima e 11esima.
Le imprese partecipate svolgono prevalentemente attività di produzione di servizi. Si riconfermano come settori di attività economica con il maggior numero di imprese attive partecipate da un soggetto pubblico, il settore delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (con il 14,1% di imprese e il 2,7% di addetti) e il settore del Trasporto e magazzinaggio (10,6% delle imprese partecipate e 37,2 % di addetti). Si distingue per un elevato numero di imprese partecipate anche il settore della Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento di rifiuti e risanamento (12,1% di imprese e 11,6% di addetti).
Complessivamente, al netto delle attività finanziarie e assicurative, le imprese a controllo pubblico generano oltre 55 miliardi di valore aggiunto (il 9,5% di quello prodotto dalle imprese dell’industria e dei servizi). La composizione settoriale e dimensionale delle aziende controllate dalla pubblica amministrazione si traduce in livelli di produttività del lavoro (misurata dal valore aggiunto per addetto) molto elevati e superiori a quelli riferiti al totale delle imprese: il valore aggiunto per addetto è di 92.104 euro contro 60.137 euro. Questo valore è fortemente influenzato dal settore della Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, in cui si concentrano le grandi aziende di Stato, al netto del quale la produttività delle imprese a controllo pubblico scende a 73.671 euro.
Secondo l’Istat, il 79% delle imprese a controllo pubblico ha presentato il bilancio d’esercizio al 2016 (nel 2015 era l’81,9%); tra di esse, il 78,3% (76,5% nel 2015) ha registrato un utile d’esercizio, il 21,7% (23,5% nel 2015) ha registrato una perdita. Le controllate pubbliche registrano nel 2016 perdite per circa 2 miliardi e 156 milioni di euro (contro i 3 miliardi e 880 milioni del 2015) e utili per oltre 13 miliardi e 857 milioni di euro (10 miliardi e 600 milioni nel 2015), con un saldo complessivo positivo di oltre 11 miliardi e 700 milioni di euro.