«D’accordo con il viceministro all’Economia Massimo Garavaglia abbiamo verificato la possibilità di coprire con fondi nazionali le somme stanziate sul dissesto idrogeologico e coperte dal 2011 con le accise sui carburanti della Liguria. Dunque dal 2019 i liguri pagheranno meno al distributore senza rinunciare alla messa in sicurezza del territorio. Il Governo si impegna a coprire il gettito proveniente da quella imposta nella stesura definitiva della Legge di Stabilità». Lo rende noto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
La misura è stata variamente commentata dalle forze politiche. Se il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi (Lega), genovese, ex assessore della giunta Toti, parla di «Intesa raggiunta col governatore Toti» e di «Impegno del nostro governo a stanziare le risorse necessarie», i consiglieri regionali M5S Alice Salvatore e Fabio Tosi commentano: «Tutto grazie al Governo giallo-verde che non consente di rinnovare un aumento considerato peraltro illegittimo anche dalla Commissione europea».
Secondo il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Giovanni Lunardon, «Toti fa marcia indietro sulle accise e tratta con il Governo per non rinnovare l’ aumento della benzina anche nel 2019 e chiedere direttamente allo Stato di stanziare i fondi contro il dissesto idrogeologico. Evidentemente le battaglie pagano e forse, se il Pd non avesse segnalato la cosa, il governatore avrebbe rinnovato la tassa ligure sul carburante nel silenzio generale».