«L’impostazione espansiva della manovra in sé non è sbagliata, i problemi sono i suoi contenuti, per la maggior parte sono contenuti di spesa». Così Giovanni Mondini. presidente di Confindustria Genova, commenta la bocciatura da parte della commissione Ue del documento programmatico di bilancio dell’Italia.
«Avevamo pochi dubbi al riguardo – dichiara Mondini a Liguria Business Journal – la bocciatura era aspettata. Non siamo l’unico paese che presenta una manovra fuori dei parametri, anche altri lo fanno, mi risulta siano una decina di paesi. La nostra manovra, però, è eccessivamente espansiva, lo è in misura maggiore rispetto a quelle degli altri. Io personalmente una manovra espansiva in una fase ciclica negativa non la trovo sbagliata. Ci sta anche, la posso trovare corretta, magari riducendola un minimo, ma generalmente parlando la trovo corretta. Hanno fatto la stessa cosa anche governi precedenti. Il problema è costituito dai contenuti di questa manovra. La maggior parte è tutta di spese, e allora diventa difficile sostenere che questa manovra aiuti a portare il pil a quel famoso 1.5 di cui 0.6 dovrebbe derivare dalla manovra stessa. Abbiamo tutti forti dubbi in proposito, non pensiamo che questa politica di spesa porti a migliorare la situazione».
Adesso «le vere preoccupazioni sono che cosa succederà, se la procedura di infrazione andrà avanti, se ci sarà tensione finanziaria e cosa ne conseguirà. Preoccupa il fatto che andiamo incontro alla fine del quantitative easing, che siamo in una congiuntura economica non favorevole, preoccupa l’eventualità che i tassi salgano, il credito alle imprese si riduca, che lo spread non si riduca o addirittura aumenti. Speriamo di no».