Apertura in crescita per Piazza Affari e per le principali Borse europee. A Milano l’indice Ftse Mib ha avviato gli scambi con un guadagno dello 0,37% a 19.329 punti, per poi portarsi sul -0,46% intorno alle 9,43. Francoforte avvia le contrattazioni in rialzo dello 0,54% a quota 11.591 punti, seguita da Parigi (+0,46% a 5.130 punti). Dopo i primi scambi, positiva anche Londra, che sale dello 0,6% a 7.148 punti.
Sul fronte asiatico, le Borse chiudono contrastate: Tokyo termina la prima seduta della settimana in debole guadagno (+0,09%), mentre salgono con decisione le piazze cinesi: Shenzhen guadagna il 2,5% e Shanghai l’1,2%. Secondo alcuni commentatori, pur persistendo i timori per la guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina, i mercati sarebbero stati rassicurati dai colloqui avvenuti la scorsa settimana a Washington fra funzionari americani e cinesi.
Tornando a piazza Affari, alle prime battute in evidenza Telecom Italia, che intorno alle 9,43 guadagna quasi il 5%. Saipem sale del 2,73%, Eni +1,19%. Bene anche Leonardo (+1,13%). Tra i principali ribassi, Atlantia (-3,17%), Ferrari (-2,33%) e Recordati (-1,59%).
Lo spread BtP/Bund apre a 318,6, poi rallenta e si porta a 303 (alle 9,39).
I cambi: le quotazioni dell’euro scendono in avvio di settimana 1,1275 dollari contro le quotazioni di 1,1337 di venerdì scorso, ai minimi da giugno 2017. Sullo yen l’euro scivola a 128,72. Il petrolio: quotazioni in netto rialzo in avvio di settimana, dopo l’annuncio da parte dell’Arabia Saudita di una riduzione delle vendite a dicembre e sull’ipotesi che l’Opec possa tagliare la produzione il prossimo anno. I contratti sul greggio Wti con scadenza a dicembre guadagnano 92 centesimi a 61,11 dollari al barile. Il Brent guadagna 1,45 dollari a 71,63 dollari al barile.