Chiusura debole per le principali Borse europee, condizionate dalla discesa del prezzo del petrolio e da dubbi sulla crescita cinese: flat il Dax di Francoforte, il Ftse 100 di Londra segna-0,5%, il Cac 40 di Parigi -0,5%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share 21.217,99 (-0,80%) e Ftse Mib 19.258,11 (-0,88%).
Il perdurare del braccio di ferro tra Commissione Ue e Governo italiano sulla manovra di bilancio di Roma ha causato un ampliamento del differenziale di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi. Lo spread Btp Italia/Bund a 10 anni oggi ha chiuso a 299 punti base dai 294 di ieri.
L’andamento di Piazza Affari è stato determinato da alcune trimestrali e dallo spread. Penalizzate dai conti al 30 settembre Leonardo (-5,76%) e Telecom Italia (-3,91%). Male in genere i bancari/finanziari con Banco Bpm -4,27% e Azimut Holding -3,82%.
Tra le materie prime ancora in discesa il petrolio, con Wti e Brent rispettivamente in area 60 e 70 dollari al barile, svalutato dal continuo incremento delle scorte, dal conflitto commerciale Usa-Cina e dalla prospettiva di un aumento dell’output dell’Opec.
L’euro, dopo essere arrivato mercoledì sopra 1,15 dollari, vale ora 1,1353 dollari (1,1341 in apertura e 1,1425 alla chiusura di ieri), e 129,095 yen, mentre il rapporto dollaro/yen è a 113,692.
Giù anche l’oro, sotto 1.210 dollari l’oncia, penalizzato dal rafforzamento del dollaro.