Chiusura in netto rialzo per le Borse europee, incoraggiate dal recupero di Wall Street, dove il Nasdaq guadagna oltre il 2% trainato dai risultati di Facebook, e Dow Jones e S&P 500 sono in progresso di più dell’1%, grazie anche alle trimestrali di Ebay e General Motors. Il Dax di Francoforte segna +1,4%, il Ftse 100 di Londra +1,3%, il Cac 40 di Parigi +2,3%. Meno netto il rialzo di Milano, che ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 20.977,36 punti (+0,29%) e Ftse Mib a 19.050,22 punti (+0,27%).
Piazza Affari ha subito l’effetto negativo dei dati sul pil italiano del terzo trimestre diffusi ieri e dell’aumento della disoccupazione reso noto oggi dall’Istat. Recupera Stm (+4%) intonata con il buon andamento del settore tecnologico. Contrastati i bancari, deboli le utilities. Ancora in calo Fca (-2,2%) in scia a valutazioni al ribasso di alcuni analisti. Fuori del listino principale acquisti su Fincantieri (+1,82%) dopo la commessa da parte di Virgin Voyages.
Lo spread Btp-Bund a 10 anni si riduce a 305 punti base.
Sul fronte dei cambi, l’euro arretra ancora, a 1,1314 dollari (da 1,1363 dollari di ieri in chiusura). Vale 127,78 yen (da 128,14 yen), mentre il rapporto dollaro/yen è a 112,91 (da 112,75) dopo la conferma della politica monetaria da parte della Bank of Japan.
Il petrolio resta stabile, nonostante l’aumento delle scorte americane, che hanno registrato un rialzo per la sesta settimana di fila e decisamente superiore alle stime. Il wti, contratto con consegna a dicembre, si attesta a 66,37 dollari al barile.