In Liguria per la cultura, lo spettacolo e la ricreazione si sono spesi nel 2017 in media 119,68 euro mensili a famiglia. Una cifra che colloca la nostra regione a metà classifica, se confrontata con il resto d’Italia: 11esimo posto. La spesa media mensile della Liguria ammonta a 2.449,72 euro (dati Istat). L’anno precedente il dato era di 124 euro.
Lo rileva il rapporto annuale Federculture relativo all’anno 2017. In generale la spesa per questo tipo di settore è di gran lunga sotto la media europea. La media italiana è del 6,6% della spesa totale sest’ultimo posto europeo, quella dell’Unione Europea l’8,5% con l’esempio più virtuoso della Svezia (11%). La Liguria è ancora più bassa: 4,8%. Prevalentemente questa cifra viene spesa per andare al cinema.
Eppure, per l’84% degli italiani, il patrimonio culturale è importante per se stessi e per la comunità, per il 91% è importante per il proprio Paese e per il 76% migliora la qualità della vita.
Va meglio per quanto riguarda la spesa dei viaggiatori stranieri: la Liguria è la sesta nella classifica regionale con 2.050 milioni dopo Lazio (6.916 milioni), Lombardia (6.461 milioni), Veneto (5.908 milioni), Toscana (4.353 milioni) e Campania (2.173 milioni).
È innegabile che dopo anni di tagli, gli stanziamenti per il 2017 e il 2018 abbiano dato un po’ di respiro al Mibac, il ministero per i Beni culturali, ma fortunatamente è arrivato un altro modo per sostenere il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano: l’Art Bonus, ossia le erogazioni liberali alla cultura da parte di imprese, enti o privati cittadini, in cui la Liguria è stabilmente settima in classifica con 6,8 milioni di euro a luglio 2018: un aumento costante dai 2,8 del 2016 ai 4,7 del 2017. Nulla a che vedere con i 105 milioni della Lombardia, ma considerando che la nostra regione è molto più piccola e più scarsa in fatto di numero di imprese che potrebbero imbarcarsi in questa