La giunta comunale della Spezia ha approvato la delibera relativa alla revisione del piano di organizzazione della rete scolastica-dimensionamento scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città.
Un provvedimento che si è reso necessario con il passaggio allo Stato di insegnanti alle dipendenze dei Comuni addette alle scuole elementari, per garantire il miglior funzionamento del sistema dei servizi educativi per l’infanzia e il raggiungimento degli obiettivi di copertura della popolazione scolastica della fascia d’età 0-6 anni.
Per quanto riguarda il Comune della Spezia, sono sette le insegnanti passate sotto la gestione statale, il che ha determinato una situazione di difficoltà, per il numero e la tempistica, che ha reso dapprima incerto e infine insufficiente l’organico comunale preposto. Si è creata così una forte difficoltà nel garantire il regolare avvio del nuovo anno scolastico e la continuità dei servizi offerti.
Partito comunque regolarmente questo anno scolastico, l’amministrazione comunale, per non trovarsi impreparata, ha valutato la possibilità di avviare un graduale processo di trasformazione di alcune scuole dell’infanzia a gestione comunale in scuole dell’infanzia a gestione statale, come già peraltro attuato in Liguria, per esempio dal Comune di Genova.
«Questo piano è frutto di un approfondito e lungo studio realizzato dagli uffici che vuole garantire razionalizzazione delle risorse senza che questo possa intaccare la qualità dell’offerta formativa o creare disagi ai cittadini – spiega l’assessore all’Istruzione Giulia Giorgi – Per questo abbiamo deciso, per esempio, di non andare a modificare ma anzi di mantenere sotto la gestione diretta del Comune i plessi che racchiudono le fasce d’età da 0 ai 6 anni sui quali l’amministrazione intende attuare un percorso di valorizzazione anche attraverso investimenti futuri».
Un altro aspetto è quello di garantire i livelli occupazionali di chi lavora attualmente all’interno delle scuole: «Abbiamo informato le organizzazioni sindacali di categoria e anche le rappresentanze sindacali all’interno dell’ente sul percorso intrapreso garantendo che non ci sarà dispersione di personale neanche di quello impiegato nelle cooperative che si occupano attualmente dei servizi. Nel momento in cui il passaggio allo Stato sarà confermato – continua Giorgi – il Comune garantirà le corrette informazioni alle famiglie assicurando una continuità scolastica per non creare alcun disagio o cambiamento».
«Gli obiettivi del Piano – conclude l’assessore – sono stati condivisi con l’Ufficio Scolastico regionale per la Liguria che con una lettera inviata il 28 settembre 2018 lo ha avvallato affermando che attraverso la verticalizzazione dell’offerta formativa si avrà una positiva ricaduta sulla qualità del servizio. Il parere favorevole all’avvio del processo di statizzazione è comunque condizionato all’effettiva disponibilità delle risorse di organico necessarie».
Le scuole individuate per le quali si prospetta un graduale passaggio a una gestione statale nel prossimo triennio 2019-2021 sono tre scuole dell’infanzia, che garantirebbero una equilibrata copertura territoriale.
In particolare, la scuola dell’infanzia dei Vicci, collinare e con due sezioni, ubicata nello stesso edificio alla scuola primaria dei Vicci dell’Istituto Comprensivo n. 4; la sua aggregazione al Comprensivo consentirebbe, oltre a ottimizzare a beneficio di un’unica istituzione scolastica l’uso dell’edificio, di armonizzarne la sua offerta formativa per la fascia 3/6 anni, attualmente molto limitata; l’Istituto n. 4 raggiungerebbe la quota di 1264 iscritti e si renderebbe totalmente pubblica la struttura che oggi vede impiegato personale di una cooperativa.
La scuola dell’infanzia di Melara, ubicata in edificio prossimo alla scuola primaria di Melara dell’Istituto Comprensivo n. 8; nello stesso edificio di quest’ultima è ubicata anche la scuola secondaria di primo grado C. Cattaneo, che, come la primaria, ha visto negli anni progressivamente calare i propri iscritti: la verticalità del curriculum e la continuità educativa consentita dalla statizzazione della scuola dell’infanzia potrebbe recuperare attrattività e dare nuova vitalità al polo scolastico di Melara, a tutela dei presidi educativi ubicati in zone periferiche; l’Istituto n. 8 raggiungerebbe la quota di 1090 iscritti.
La scuola dell’infanzia di Valdellora, con due sezioni, ubicata nello stesso edificio in cui ha sede la scuola primaria E. Fermi di Valdellora dell’Istituto Comprensivo n. 5 al quale verrebbe aggregata in caso di statizzazione, conseguendo sia l’ottimizzazione dell’uso dell’edificio che il rafforzamento numerico dell’Istituto, che raggiungerebbe a invarianza della frequenza attuale la quota di 868 iscritti.