Chiude in rialzo la Borsa di Milano – in testa ai listini europei, tutti positivi – e diminuisce lo spread BtP-Bund grazie alla tregua nello scontro tra Roma e Bruxelles e alle rassicurazioni del governo italiano sulla tenuta dei conti pubblici. A Piazza Affari le contrattazioni sono terminate con Ftse Italia All-Share a 22.917,70 punti (+0,77%) e Ftse Mib a 20.736,01 punti (+0,84%).
Lo spread Btp/Bund, che in mattinata si era tenuto in area 300 punti base, ha chiuso in netta contrazione. Il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano (Isin IT0005340929) e il Bund benchmark ha terminato gli scambi a 283 punti base, dai 301 pb del riferimento; in calo anche il rendimento del decennale italiano, al 3,31% dal 3,44% della vigilia. Le variazioni avvenute nell’arco della giornata dimostrano comunque il nervosismo degli operatori. Dal trend di questi mesi risulta che l’Italia si sta allontanando dai paesi più solidi dell’Eurozona e avvicinando alla Grecia. Il differenziale di rendimento tra i BTp a 10 anni e gli analoghi titoli greci si è nettamente ridotto rispetto ai livelli di inizio anno. Era a quota 197 punti a gennaio, in questi giorni è sceso sotto i 100 punti base.
Tra i principali listini europei Londra segna +0,5%, Parigi +0,43%. Chiusa Francoforte per festività.
Alla Borsa milanese la contrazione dello spread ha dato respiro alle banche ma è Recordati (+3,65%) a registrare il rialzo maggiore sul listino principale in scia a voci di possibili acquisizioni.
L’euro è scambiato a 1,1529 dollari (1,1594 in apertura e 1,1558 alla chiusura di ieri), e vale 131,575 yen, mentre il rapporto dollaro/yen è a 114,12.
Per quanto riguarda il petrolio, i future a dicembre del Wti salgono dello 0,51% a 75,42 dollari, quelli del Brent dello 0,92% a 85,57 dollari al barile, dopo il rialzo delle scorte settimanali Usa.