Risposta negativa della Borsa all’accordo raggiunto tra il ministro dell’Economia Giovanni Tria e Lega e M5S su un rapporto deficit/pil al 2,4%: il primo indice Ftse Mib segna -1,01%, Ftse It All-Share -0,96%. Alle 9,28 Ftse Italia All Share segna un -2%, mentre il Ftse Mib perde già il 2,12%.
Pioggia di vendite sulle banche: in avvio Intesa e Unicredit per qualche minuto non sono riuscite a fare prezzo, poi sono entrate agli scambi in calo del 6%. Banco Bpm perde il 5%, Ubi è andata in asta di volatilità. Giù anche Poste (-4%). Reggono Ferrari e St.
Lo spread tra Btp e Bund è arrivato a 261,2 punti. Il rendimento del titolo decennale è salito al 3,10%.
Fiacca la partenza delle altre Borse europee: Londra ha aperto a -0,2%, Francoforte e Parigi con un -0,4%. L’Asia sembra non interessarsi di ciò che accade in Italia: la Borsa di Tokyo chiude in rialzo dell’1,4%, salgono anche Hong Kong (+0,4%) e Shangai (+0,7%).