Apertura in calo per Piazza Affari, dove l’indice Ftse Mib avvia le contrattazioni in perdita dello 0,66% a quota 21.503 punti. In rosso anche per le principali Borse europee: Francoforte perde lo 0,46%, giù anche Parigi (-0,23%) e Londra che, dopo i primi scambi, cede lo 0,2%.
Chiusura negativa anche per i mercati asiatici, dopo che la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse, per la terza volta quest’anno, ma pesa anche la tensione commerciale fra Stati Uniti e Cina, che non dà segni di distensione: la Borsa di Tokyo ha perso lo 0,99%.
A Milano, intorno alle 9,37, spiccano le performance negative dei bancari: in testa Banco Bpm, che perde il 3,65%, giù anche Banca popolare Emilia Romagna (-3,30%), Intesa Sanpaolo (-3,39%), Ubi Banca (-2,92%) e Unicredit (-2,87%). Sale il lusso, con Luxottica a +0,21%.
I cambi: euro in netto calo in avvio degli scambi in Europa, scendendo sotto quota 1,17 sul dollaro a 1,1698. Alla vigilia il biglietto verde quotava 1,1763 mentre alla chiusura di Wall Street era arretrato a 1,1743. Contro lo yen la moneta unica passa di mano a 131,80 dollari.
Il petrolio segna un netto rialzo a 72,46 dollari per il barile Wti e sopra gli 82 dollari (82,22) per il Brent.
Si allarga nettamente in apertura lo spread BTp/Bund: nelle prime battute il differenziale si attesta a 243 p.b., in aumento di 13 punti base rispetto al riferimento della vigilia.