«Nel decreto ci sono norme anche per gli sfollati e le loro famiglie, ma anche per gli imprenditori di Genova, per tutta la città e la nazione. Abbiamo fissato un incontro più avanti perché la loro richiesta è la stessa volontà del governo, cioè quella di dare i nodi della ricostruzione del ponte, insieme agli aiuti per gli sfollati e le famiglie e dare i tempi. Appena nomineremo il commissario, inizieremo a parlare di progetto, di demolizione prima e di ricostruzione poi. Non solo è importante rifare bene e velocemente il ponte Morandi, ma anche renderlo un luogo vivibile, di incontro, noi dobbiamo portare avanti questo». Sono le parole del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, oggi a Genova per l’inaugurazione del 58esimo Salone Nautico di Genova. In mattinata, prima di raggiungere la fiera, il ministro ha fatto visita agli sfollati di Certosa.

«Sul decreto – sostiene il ministro – c’è scritto che il ponte verrà costruito con il timbro dello Stato e gestito da un commissario straordinario. Si chiama straordinario perché ha il potere di fare le cose più velocemente rispetto alle normative complicate del codice degli appalti. Il commissario ha il potere di scegliere un progettista e andare avanti e completare la costruzione».
Interpellato sulla Gronda di Genova, il ministro ha affermato che «la gronda è un’opera che dovrà iniziare nel 2019, non c’è in questo decreto, la stiamo analizzando e se si dovrà fare si farà. Non c’è nessun pregiudizio sulla gronda né sulle altre grandi opere. Ma la più grande opera che si deve fare è l’insieme di una miriade di piccole opere che mantengono in sicurezza il Paese».
Sulla Tav spiega che «lo stato di avanzamento sulla Torino-Lione c’è. Forse riusciremo ad anticipare alla fine dell’anno e ad arrivare già nel mese di novembre con un’analisi costi-benefici. Lo sapete che non c’è solamente l’analisi costi-benefici tecnica ingegneristica ma anche quella legale e giuridica e quindi dobbiamo intersecarle».