Botta e risposta tra avvocati all’assemblea degli azionisti di Banca Carige.
Carlo Pavesi ha chiesto l’inibizione integrale del voto del patto e dell’esercizio degli altri diritti a iniziare dalle deleghe. La tesi è stata respinta dal presidente dell’assemblea che ha letto alcuni passi della sentenza del Tribunale di Genova chiamato a pronunciarsi sul ricorso di Malacalza investimenti.
A Pavesi ha replicato Guido Alpa, che è stato amministratore di Carige dal 1997, uscito nel 2003 per contrasti con i vertici della Banca, rientrato nel 2009 (come presidente delle assicurazioni del gruppo), ne è uscito nel 2012 dopo aver promosso l’azione di responsabilità per irregolarità nei confronti dell’allora a.d. «Spero che questa assemblea non si trasformi in un’aula di tribunale. Questa banca – ha detto Alpa – è riuscita a superare tutte le difficoltà del passato e per questo bisogna ringraziare anche i piccoli azionisti e i depositanti che non hanno ritirato i loro depositi. Oggi c’è bisogno della compartecipazione di tutti, senza cercare la prevalenza di uno rispetto all’altro. La Bce ha chiesto un’alleanza, questa banca ha bisogno di un aiuto, di consolidarsi, di rafforzarsi. Il capitalismo italiano fondato su quello familiare purtroppo è fallito».