Avvio in calo per la Borsa di Milano. Il Ftse Mib ha cominciato con un ribasso dello 0,3% a 20.899 punti, ma durante i primi scambi l’indice principale torna in nero. C’è attesa: l’Italia si appresta a collocare sul mercato fino a 7,75 miliardi di euro di Btp. In salita Stmicroelectronics (+2,69%) e Recordati (+1,34%), calano Saipem (-2,27%) e Campari (-1,38%).
Poco mosse le Borse europee: Francoforte avanza +0,04% a 12.036 punti, Parigi cede lo 0,08% a 5.327 punti e Londra lo 0,03% a 7.311 punti.
Seduta positiva per le Borse asiatiche, che mettono fine alla più lunga serie di ribassi degli ultimi 16 anni, con l’indice Msci Asia-Pacifico che ha terminato in calo 10 sedute consecutive. Tokyo è salita dello 0,96%.
A rendere gli investitori più ottimisti la notizia che gli Usa intendono rinegoziare con la Cina, a breve distanza dalla minaccia di nuovi dazi.
Sul fronte macro oggi riunioni alla Bank of England, alla Bce ma anche alla Banca centrale turca, a cui gli investitori chiedono una severa stretta sui tassi. Dagli Usa arriveranno i dati sui sussidi di disoccupazione e sull’inflazione.
Quotazioni del petrolio in calo dopo i rialzi degli ultimi giorni: i contratti sul greggio Wti cedono 46 centesimi e passano di mano a 69,91 dollari al barile; il Brent perde 43 centesimi a 79,31 dollari.
Nei cambi in lieve rialzo l’euro in avvio di giornata: la moneta unica europea passa di mano a 1,1630 dollari (1,1624 ieri sera a New York). Lo yen è a quota 129,60.
Lo spread btp-bund in rialzo di 3 punti base a quota 257 dopo le tensioni interne alla maggioranza che investono il ministro dell’economia.