«Il governo ha la legittimità di valutare come proseguire nel futuro, può parlare di nazionalizzazione, di revoca della concessione, vedranno le autorità competenti se ci sono i requisiti, come presidente di Regione e come commissario per l’emergenza chiedo a tutti di sbrigarsi: perché Genova ha bisogno di un ponte che può essere pagato da Autostrade, occorre costruirlo al più presto; abbiamo tutti gli strumenti necessari, nella legislazione vigente, perché ci sia un nuovo ponte sicuro ed efficace. Tutto il resto fa parte del dibattito politico che non deve avvenire sulla pelle dei genovesi e dei liguri. Fino a oggi comunque c’è stata la più ampia collaborazione istituzionale, anche con la Procura a cui garantire tutte le prove per scoprire cosa è successo». Sono le parole del presidente di Regione Liguria e commissario delegato per l’emergenza Giovanni Toti, facendo il punto sul crollo di ponte Morandi, insieme al sindaco di Genova Marco Bucci e all’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone.
Toti ha ribadito la «grande collaborazione con la Procura della Repubblica e il rispetto per le competenze di ciascuno, per fare in modo che possano svolgere le loro indagini in maniera il più possibile accurata».
Entro questa mattina verrà nominata una commissione tecnica per aiutare il sindaco con esperti per valutare l’impatto delle attività che si andranno a compiere sul ponte, in relazione alle aree di interdizione o di parziale accesso alla città e anche in relazione al piano di attività che presenterà Autostrade. «A questo proposito – ha detto Toti – abbiamo chiesto ad alcune strutture che riteniamo competenti, come il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, i Vigili del Fuoco e alle strutture comunali, in coordinamento con gli esperti nominati da altri enti, come la commissione ministeriale del Mit e i periti della Procura della Repubblica».
Inoltre, la zona rossa è stata ridefinita ieri mattina per consentire alle aziende di lavorare. L’area subirà delle ridefinizioni in queste mesi anche alla luce del piano di Autostrade che verrà consegnato alla struttura commissariale questa settimana. Grazie a un’ordinanza del Comune di Genova è stata liberata la palazzina di Ansaldo Energia dove operano 600 persone che da domani mattina potranno tornare a lavorare. Al momento non può ancora entrare nessuno nella zona rossa, ma il sindaco ha ribadito che vi è «il massimo impegno a trovare una soluzione nel rispetto delle condizioni di sicurezza, per trovare finestre operative in grado di consentire alle persone di prelevare le proprie cose. Soluzioni in corso che possono comprendere anche un’eventuale ricollocazione, anche per le imprese situate in zona rossa». Al momento, sulla base delle relazioni degli esperti, la situazione è ancora troppo rischiosa per consentire alle persone di entrare nelle case per recuperare gli oggetti. Il Comune continuerà a monitorare in attesa di una finestra di opportunità, prima che inizino i lavori di rimozione del ponte.
Rimanendo in argomento imprese, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti ha spiegato che giovedì porterà in giunta regionale «il modulo per la richiesta, entro 30 giorni, del risarcimento danni, diretti e indiretti, subiti da aziende, imprese artigiane ed esercizi commerciali a seguito del crollo del ponte. Inoltre, sta continuando il lavoro di mappatura delle imprese coinvolte non solo nella cosiddetta “zona rossa”, ma anche nel resto della città, area metropolitana e territorio regionale». Inoltre, Benveduti ha spiegato che, «con l’assessore al Commercio del Comune di Genova Paola Bordilli e la Camera di Commercio di Genova, siamo pronti a un confronto con Autostrade per meglio comprendere l’entità prevista dei rimborsi e le modalità». In queste ore, il personale della Camera di Commercio, della Regione e del Comune, nei due point informativi e attraverso il numero verde 800 681121, sta raccogliendo segnalazioni e dando una prima assistenza alle imprese in questi giorni di emergenza.
Per quello che riguarda la viabilità, l’Autorità Portuale ha trasmesso alla struttura commissariale i lavori indispensabili alla realizzazione della sopraelevata portuale con gli svincoli interni e i varchi doganali da realizzare, per completare quella strada a mare di cui si è inaugurato pochi giorni fa il cantiere. Al più presto inizieranno i lavori di adeguamento e di connessione della sopraelevata portuale che potrebbe essere aperta entro il 15/20 settembre.
A seguito del tappo che si è creato ieri mattina all’incrocio di via Siffredi con Cornigliano, è in discussione una variazione che prevede un ingresso diretto da via Siffredi in via Guido Rossa, senza più semaforo. Coloro che vogliono andare in Via Cornigliano potranno entrare in via Guido Rossa e uscire alla rotonda in via San Giovanni D’Acri e da lì proseguire verso nord, fino all’incrocio con via Cornigliano dove c’è un semaforo.
Gli sfollati: 215 su 230 fuori casa, sono già stati incontrati da personale addetto; 41 le abitazioni assegnate, 44 le persone che hanno già scelto l’autonoma sistemazione, quindi il contributo di protezione civile. Entro metà settembre verranno date le 40 case di Cassa Depositi e Prestiti. Tutti coloro che faranno domanda non avranno problemi, una volta che avranno deciso per quale scelta optare. Ad Autostrade sono arrivate già 150 domande di erogazione di contributo per la ricollocazione.
Per quello che riguarda i detriti, sono rimasti fermi a 1.200 tonnellate a causa dell’acqua nell’alveo, per ora le condizioni del greto sono troppo umide. Fino a giovedì previsto bel tempo, poi è probabile un’altra perturbazione, durante la quale si adotteranno le stesse misure già assunte.
Regione Liguria sta inoltre valutando un Pris che abbia una formula di indennizzo più alta di quella prevista dagli interferiti della Gronda perché chi ha subito un dramma come il crollo del ponte, è giusto che abbia un indennizzo più alto. Attualmente l’indennizzo previsto ammonta a 43 mila euro, oltre al valore dell’immobile, più l’accelerato sgombero pari a mille euro al mese per 24 mesi.
È stato rafforzato il presidio sanitario Ospedale Gallino in Valpolcevera ed è stata aggiunta un’automedica 24 ore su 24. Pertanto il presidio è aperto sempre. È stata inoltre individuata una piazzuola per l’atterraggio degli elicotteri, per l’utilizzo dell’elitrasporto, se i VVFF lo riterranno opportuno.
Per oggi è prevista una nuova visita del capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Angelo Borrelli che ritornerà per un check e poi si recherà in Prefettura per ringraziare tutte le forze che hanno operato nella prima parte dell’emergenza. In quell’occasione si capirà l’efficacia dell’ordinanza già firmata e se, nel caso, dovesse essere necessario un aggiornamento per affinare al meglio gli interventi.