La vicenda Ilva mette in difficoltà la filiera italiana dell’acciaio e il ddl Dignità produrrà un calo dell’occupazione. Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Genova, Giovanni Mondini, questa mattina a margine della presentazione degli indicatori economici del primo semestre 2018.
«Va bene che chi è arrivato ora deve vedere il dossier – osserva Mondini a proposito dell’Ilva – ma non si può sempre fermare e rivedere tutto, per poi rivedere non so cosa in termini di una presunta illegalità, non si possono stoppare dei processi e riavviarli creando confusione. Oggi nella filiera dell’acciaio ci si aspettava che l’investitore entrasse in Ilva, avviasse gli investimenti, facesse partire i contratti di appalto, di manutenzione. E invece chi deve pianificare si chiede: quando si parte, tra tre mesi, sei mesi, un anno? Dio solo lo sa».
Per quanto riguarda il ddl Dignità, il presidente di Confindustria Genova osserva che «oggi le assunzioni ci sono, ancorché con i contratti a termine, contratti che in una certa maniera vogliamo penalizzare, perché questo dice il ddl Dignità. Ma se qualcuno crede che i contratti a termine penalizzati automaticamente si trasformeranno in contratti a tempo indeterminato, si sbaglia. Questi contratti a termine da parte della grande azienda vengono in genere convertiti in contratti a tempo indeterminato, la piccola e la media che lavorano molto su commessa, necessitano di una certa flessibilità. Se rinunciamo a questa flessibilità il saldo sarà fortemente negativo».