Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib in avvio cede lo 0,04% a 21.936 punti poi gira in positivo, spinto da Leonardo (+8%) e Italgas (+2%) dopo i conti semestrali presentati rispettivamente ieri a mercati chiusi e stamane prima dell’apertura di Borsa. Alle 9.35 Ftse Italia All-Share segna 24.321,36 punti (+0,48%) e Ftse Mib a 22.054,10 punti (+0,52%)
Fuori del listino principale brilla Tiscali (+12% dopo l’accordo sul 5G con Fastweb. Bene Carige (+1,15%) in vista della trimestrale di venerdì prossimo.
Apertura poco mossa per le altre principali borse europee. Parigi segna -0,09% a 5.486 punti, Francoforte+0,09% a 12.809 punti, Londra resta invariata a 7.700 punti.
La decisione della Banca Centrale Giapponese di non modificare la propria politica monetaria sui tassi la fatto scivolare i listini di Asia e Pacifico, a partire da Tokyo (-0,84%). In calo anche Hong Kong (-0,5%), ancora aperta insieme a Shanghai (+0,04%) e Mumbai (-0,37%), mentre Taiwan (+0,22%), Seul (+0,08%) e Sidney (+0,03%) hanno chiuso poco sopra la parità. Negativi i futures sull’Europa, positivi invece quelli su Wall Street dopo il calo della fiducia dei consumatori in luglio nel Regno Unito, l’aumento oltre le stime delle vendite al dettaglio in Germania e in attesa del tasso di disoccupazione tedesco, italiano e dell’Ue. In arrivo anche l’inflazione e il pil trimestrale dell’Ue, mentre dagli Usa sono attesi indici sul reddito e sulla spesa individuale, la fiducia dei manager di Chicago e dei consumatori. Per domani è previsto invece il Comitato federale della Fed sui tassi.
Il prezzo del petrolio arretra leggermente ma resta sulla soglia dei 70 dollari al barile. Il mercato teme problemi per le forniture vista una serie di eventi negativi quali uno sciopero dei lavoratori nel Mare del Nord, la guerra civile in Libia, la crisi del Venezuela e gli effetti negativi delle sanzioni all’Iran anche se il presidente Usa Tump si è dichiarato ieri pronto a incontrare il premier di Teheran. Preoccupazione anche per gli attacchi dei ribelli yemeniti alle petroliere saudite.
Euro in lieve crescita sul dollaro all’avvio di giornata. La moneta unica segna 1,1719 con un aumento dello 0,1%. In Asia oscilla lo yen attorno a quota 111,3 dopo le decisioni della Bank of Japan che ha tagliato le stime sull’inflazione e cambiato alcune misure della politica di maxi stimoli per poter renderla più sostenibile in vista di una sua maggiore durata.
Lo spread tra Btp e Bund tedesco apre a 233,1 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,757%.