«L’azienda non può vivere senza piano industriale: il piano industriale esiste eccome, ce l’abbiamo ogni minuto». Marco Bucci, sindaco di Genova, fa chiarezza su Amt dopo la “confusione” generata dalla commissione consiliare di ieri (ne abbiamo parlato qui).
«La strategia globale su Amt è la stessa, non ci sono incomprensioni con nessuno − spiega il sindaco − Abbiamo deciso che le aziende municipalizzate rimangono al 100% di proprietà. Vogliamo che la procedura per l’affidamento sia in house e questo verrà fatto nei prossimi anni. Ora come ora, l’affidamento è diretto e vale fino al 19 dicembre. Non parliamo di un bando di gara, ma di un dialogo competitivo: se utilizzeremo il dialogo competitivo, sarà fatto anche per dimostrare la validità della nostra operatività in house».
Alle parole di Bucci ha fatto seguito una nota stampa l’assessore alla Mobilità Stefano Balleari, che riportiamo integralmente:
“La Commissione Consiliare tenutasi ieri, 18 luglio 2018, sul tema Piano Industriale Amt-Atp ha generato molta confusione e sono state fatte dichiarazioni e interpretazioni fuorvianti rispetto a quanto detto. Il vicesindaco e assessore alla Mobilità Stefano Balleari tiene a fare chiarezza sui punti che più sono stati fraintesi:
- L’affidamento “in house” è l’obiettivo e l’iscrizione al registro Anac ne è un presupposto formale e sono in corso tutte le azioni per completarne l’iter.
- Il biglietto integrato Amt/Fs esiste e continuerà a esistere.
- Relativamente al piano industriale, di cui ovviamente Amt è dotata, l’azienda non ha ritenuto opportuno presentarlo perché è in corso un dialogo competitivo sull’affidamento del servizio urbano della città con ovvi aspetti di riservatezza.
Il futuro del Tpl genovese è quindi assicurato: c’è un progetto chiaro e la determinazione a realizzarlo. Amt è un pezzo fondamentale di questo progetto e azienda e sindacati possono confidare sull’impegno di questa amministrazione a realizzarlo come concordato”.