Oggi una nutrita delegazione delle migliori università della Tunisia sta facendo visita all’Ateneo genovese accompagnate dal console tunisino in Italia. «Abbiamo un intenso programma di attività in cui le università si presentano tra di loro – spiega il rettore Paolo Comanducci – noi presentiamo le nostre ricerche di punta e nel caso riscontrassimo interesse proveremo a imbastire un programma per svilupparlo nei prossimi anni.
Non si tratta dell’unico contatto di questo periodo, anzi: è già a buon punto la collaborazione con le Università della Costa Azzurra e di Tampere, in Finlandia, per presentarsi insieme ai prossimi progetti Erasmus plus. «Ormai è necessario – sottolinea Comanducci – presentarsi in cordate, con queste realtà abbiamo già fatto diversi incontri, abbiamo punti di interesse comune e ci prepariamo per la prossima call che dovrebbe avvenire a inizio 2019».
La direzione è ormai segnata: la Francia per esempio sta realizzando una serie di poli (una dozzina in tutto il territorio) per presentarsi più forte di fronte alle sfide europee e internazionali. «Dobbiamo aprirci di più – auspica Comanducci – non siamo così forti sul territorio per vincere grandissimi progetti, l’unica possibilità è fare rete globale, alleanze strategiche, la collaborazione con il territorio e le istituzioni resta comunque fondamentale».
Un aspetto condiviso anche dall’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Genova Giancarlo Vinacci: «Il vero sviluppo si fa sui giovani. Stiamo lavorando per creare presupposti per non farli scappare da questa città. Fino a ieri ognuno andava per conto proprio, da quest’anno abbiamo imbastito un tavolo nuovo con l’Università sfruttando la statistica e incrociando i desiderata delle aziende con quello che gli studenti stanno cercando di fare». Vinacci aggiunge che il Comune vorrebbe mettere in campo master sulle eccellenze cittadine: nautica, robotica, ingegneria medicale: «Abbiamo lanciato la prima “Call for ideas” sulla silver economy, per noi strategica. In pratica una sorta di meccanismo di startup al contrario: chi presenta progetti legati a questo settore sarà supportato dal Comune».