Il contributo più consistente, 100 mila euro, va alla fondazione Mario e Giorgio Labò per il progetto “La lanterna di Genova. Molto più che un faro”. La stessa cifra è stata destinata solo a un altro soggetto, l’ente morale Museo del Paesaggio di Verbania. Si tratta di risorse deliberate dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Luoghi della Cultura 2018: 2,6 milioni di euro il massimale complessivo per il sostegno di 46 progetti selezionati tra tutte le 237 candidature pervenute entro il 23 aprile scorso. L’iniziativa è destinata, anche quest’anno, alla valorizzazione dei luoghi della cultura presenti sul territorio piemontese, ligure e valdostano.
I progetti liguri selezionati dal bando sono dieci. Nel genovese, oltre ai 100 mila euro per la Lanterna, anche 60 mila euro per il consorzio Agorà per l’iniziativa “Book Trek: fino ad arrivare là dove nessun libro è mai giunto prima” e 15 mila euro al Comune di Serrà Riccò per “BIBLIOInsieme: coinvolgimento culturale per una comunità”.
Nel savonese la Compagnia di San Paolo ha destinato 25 mila euro all’associazione Amici di San Lorenzo (Finale Ligure) per la valorizzazione della chiesa medioevale di San Lorenzo in Varigotti e 50 mila euro per il Laboratorio Ricci: sinergie per la memoria (Comune di Finale Ligure).
In provincia di Imperia, a Pontedassio, 60 mila euro all’associazione Madonna della Neve per il Cenacolo per la piazza della Madonna dei Miracoli in Villa Guardia, mentre un’altra consistente cifra, 90 mila euro, è destinata al progetto Monet 2019 – Impressioni Liguri – riqualificazione di Villa Regina Margherita, presentato dal Comune di Bordighera. Stesso progetto viene presentato anche dal Comune di Dolceacqua, che riceve altrettanti 90 mila euro.
Infine, nello spezzino, 40 mila euro per il convento dei Frati Cappuccini a Monterosso: percorsi di accoglienza, bellezza e pace fra terra e cielo. 10 mila euro all’associazione Museo della Melara per l’iniziativa “La fabbrica in pellicola. Digitalizzazione, catalogazione, valorizzazione dei filmati storici del Fondo Restani presso l’Archivio Storico Oto Melara”.
I progetti di valorizzazione potranno essere sviluppati attraverso attività culturali e con le modalità più adatte a perseguire gli obiettivi prefissati: potranno comprendere opere di restauro, riqualificazione e ri-funzionalizzazione, che non potranno comunque eccedere il 60% dei costi complessivi del progetto.