La raccolta differenziata in Liguria nel corso del 2017 è cresciuta del 5% rispetto all’anno precedente e si porta a quota 48,52%.
Salgono a 100 i Comuni liguri che hanno raggiunto e superato la percentuale del 65% di differenziata (erano 63 nel 2016, 32 nel 2015 e 16 nel 2014). Tra questi, in 18 superano l’80% di raccolta differenziata: Follo (leader con l’83,66%), Garlenda, Rialto, Cairo Montenotte, Giustenice, Millesimo, Quiliano, Erli, Leivi, Lerici, Albisola Superiore, Moconesi, Carrodano, Altare, Balestrino, Ortovero, Pignone, Cosseria.
La provincia con la più bassa percentuale di raccolta differenziata risulta Genova al 41,63%, nonostante l’aumento di due punti percentuali rispetto al 2016. La percentuale più bassa tra i Comuni sopra i 15 mila abitanti è risultata quella di Ventimiglia pari al 30,84%, comunque in crescita rispetto al 27,07% del 2016. Togliendo il Comune di Genova, il resto della Regione si assesta su una percentuale di differenziata di circa il 56%.
Nel resto della Liguria, nell’ultimo biennio, molti Comuni hanno registrato una forte crescita, anche grazie all’impulso dato dai finanziamenti regionale e dalla legge 20 del 2015, che aggiunge a quello del 65% di differenziata, anche ambiziosi obiettivi di riciclo (indice di recupero dei materiali fissato al 45% a partire dal 2016 e 40% per Genova), il cui mancato raggiungimento comporta l’applicazione del costo aggiuntivo di 25 euro per ogni tonnellata eccedente il limite conferito in discarica.
Il massimo incremento di raccolta differenziata, rispetto al 2016, è stato quello del Comune di Monterosso al Mare che è passato dal 26,29 a oltre il 77,32% nel giro di 12 mesi.
I Comuni con gli incrementi più sensibili rispetto all’anno precedente sono in provincia della Spezia: Bonassola passata dal 25,75% del 2016 al 66,83% del 2017; Pignone passato dal 39,18% del 2016 all’80,21 del 2017; Riccò del Golfo di Spezia passato dal 74,1% del 2016 al 36,32%, Bolano dal 39,56% al 73,41%, Lerici passato dal 48,23% all’81,64%, Beverino dal 37,55% al 69,14%, Vernazza passato dal 43,25% al 70,48%, Calice al Cornoviglio passato dal 50,64% del 2016 al 74,42% del 2017, Zignago passato dal 39,91% del 2016 al 63,21% del 2017. In Provincia di Genova: Carasco passato dal 43,25% al 79,45%, Moconesi passato dal 56,99% all’81,35%, Cogorno passato dal 45,55% al 68,07%, Favale di Malvaro dal 51,19 al 71,89%, Lumarzo dal 49,71 al 69,96%. In Provincia di Savona: Bormida passata dal 25,9 al 73,61, Balestrino passato dall’80,84 al 36,26%, Loano passato dal 30,31% al 65,81%, Pallare dal 38,7 al 73,95%, Quiliano passato dal 47,19 all’82,16%, Cengio passato dal 45,32% al 79,02%, Sassello passato dal 39,16 al 68,21%, Vado Ligure passato dal 45,26% al 72,95%, Urbe dal 39,43 al 66,4%, Roccavignale dal 42,03 al 68,02, Varazze passato dal 37,98% al 62,12%, Castelvecchio di Rocca Barbena passato dal 54,18 al 76,19. In Provincia di Imperia vi è un solo Comune Montegrosso Pian Latte passato dal 47,66 al 68,27%.
«Dall’approvazione della legge del 2015 si è registrato un aumento del 10% della raccolta differenziata – spiega l’assessore regionale al Ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone – A dimostrazione dei passi avanti compiuti e del buon funzionamento della legge. Se prima del 2015 la raccolta differenziata cresceva dell’1-1,5% all’anno, oggi si registra una crescita annua del 5% con un importante riallineamento con altre regioni. Un buon livello di raccolta differenziata rappresenta un passaggio fondamentale per poter traguardare alla realizzazione degli impianti che sono necessari per la chiusura del ciclo dei rifiuti, a cominciare da quelli per la gestione del trattamento dell’organico e da un programma completo di gestione del rifiuto indifferenziato. La legge è servita anche per aiutare tanti Comuni liguri a passare alla raccolta porta a porta grazie alle disposizioni sul tributo speciale che premieranno, a partire dal mese di luglio, tutti i Comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata con sgravi fiscali per il conferimento in discarica della frazione residua. Un andamento molto positivo che comunque non deve far perdere di vista i tanti passi avanti da compiere per fare in modo che sempre più Comuni raggiungano il risultato di riciclaggio previsto, a cominciare dal Comune di Genova».