La Liguria è una delle regioni in cui c’è ancora una discreta percezione di sicurezza: la percentuale di persone di 14 anni o più che escono la sera e si sentono sicuri si divide tra il 23,3% di chi si sente molto sicuro e il 45,4% di chi si sente abbastanza sicuro. Sono i dati pubblicati da Istat sulla percezione di sicurezza negli anni 2015-2016.
La media del Nord Ovest arriva rispettivamente al 14,2% e al 42,2%. La percentuale dei “molto sicuri” supera tutte le macro regioni (isole comprese), anche se non arriva ai picchi di Trentino (40,1%), Valle d’Aosta (35,3%), Basilicata (31,6%), Sardegna (29%) o Friuli Venezia Giulia (26%).
Il 16,4% si sente poco sicuro, il 3,9% per niente sicuro. Il 5,7% non esce mai da solo, mentre il 5,3% non esce mai.
Probabilmente questa sensazione deriva dal fatto che, nei tre mesi precedenti l’intervista, solo il 5% degli intervistati liguri ha concretamente avuto paura di stare per subire un reato (per i lombardi si arriva al 9,5%).
Anche la percezione di sicurezza quando si è in casa da soli è particolarmente alta rispetto alla media nazionale: il 47,5% del campione si sente molto sicuro, il 42,2% abbastanza sicuro, l’8,5% poco sicuro e l’1,8% per niente sicuro. Anche in questo caso la prima percentuale è molto più alta rispetto alle medie per macro area.
Su 100 persone della stessa zona, 6,6 talvolta non escono la sera da sole per paura, 9,7 sempre. Un dato anche in questo caso inferiore alla media nazionale, con questa volta, le grandi regioni del Sud a “fare più paura”, oltre a Lazio e Lombardia.
L’influenza sulle abitudini di vita della paura della criminalità è molta per il 7,2% del campione, abbastanza per il 24,4%, poca per il 41,6%, mentre il 26,8% dice di non essere per niente influenzato da questa paura.
A preoccupare di più, tra i possibili reati che si possono subire, è il furto in abitazione (il 16,7% si dice molto preoccupato), seguito da scippo/borseggio, aggressione/rapina, violenza sessuale e furto in automobile.
Gli “elementi di degrado” che sono più visti maggiormente nella propria zona sono i vagabondi, seguiti dagli atti di vandalismo contro il bene pubblico e dalle prostitute in cerca di clienti, ancor meno drogati e spacciatori. Tuttavia, pur essendo percentuali non altissime, per il 28,1% nella propria zona ci sono aree degradate e per il 39,3% aree scarsamente illuminate.
Oltre il 67% degli intervistati ritiene che le forze dell’ordine svolgano un controllo tra il “molto” e “l’abbastanza” della zona in cui vivono, anche in questo caso una fiducia superiore alla media nazionale.
Chiedere ai vicini di controllare e lasciare le luci accese anche in caso di assenza in casa sono le strategie preferite per circa il 70% del campione, mentre porta blindata e bloccaggio delle finestre sono gli strumenti maggiormente diffusi per la protezione di casa.