Chiusura in negativo per le principali Borse europee e per i listini Usa. Gli operatori sono resi cauti dalle nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Venerdì Trump ha annunciato tariffe del 25% su prodotti cinesi per 50 miliardi di dollari, Pechino ha risposto con dazi del 25% su 34 miliardi di prodotti agricoli e auto statunitensi a partire dal 6 luglio. Anche le divergenze sul tema dei migranti che si sono manifestate nel Governo tedesco tra Angela Merkel e il ministro dell’Interno e leader della Csu, Horst Seehofer, hanno avuto effetto negativo sui mercati.
Il Dax di Francoforte segna -1,31%, Madrid -0,81%, Parigi -0,95%, Londra chiude in sostanziale pareggio. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 24.333,84 punti (-0,42%) e Ftse Mib a 22.099,27 punti (-0,41%).
A Piazza Affari risultano penalizzati dallo stacco cedola Poste Italiane (-4,04%), Snam (-4,27%), Terna (-3,12%), Stm (-1,34%), Exor (-1,04%). Giù Prysmian (-1,63%) in scia al profit warning di Nexans
Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005323032) e il decennale tedesco di pari scadenza chiude a 215 punti base, in calo di 5 punti base dai 220 punti della chiusura di venerdì. Scende anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che in chiusura si attesta al 2,55% dal 2,61% del closing di venerdì.
Cambio euro/dollaro in area 1,16, dollaro/yen a 110,5.
Fra le materie prime risale il petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 65 e 74,4 dollari al barile, in attesa del vertice Opec di venerdì, dove si confronteranno Arabia Saudita e Russia, che intendono aumentare l’output, e Iraq, Iran e Venezuela contrari. Poco mosso l’oro, sceso a 1.280 dollari l’oncia.