L’annuncio del presidente della Bce Mario Draghi, che ha assicurato che i tassi resteranno invariati sino all’estate 2019 e il quantitative easing cesserà gradualmente a dicembre dello stesso anno, restando però a disposizione, ha rassicurato i mercati.
Il Ftse Mib di Milano ha concluso a 22.486 punti (+1,22%), l’All share a +1,17% (24.746 punti). Sugli scudi Prysmian (+5,76%) che ha annunciato l’ingresso nel settore della manutenzione delle reti, per cui finora ha prodotto i cavi. Acquisti anche su Ferrari (+3,67%) e Saipem (+2,75%), favorita dal rialzo del greggio. In calo Unicredit (-1,2%) e Mediobanca (+1,02%).
Chiusura in rialzo anche per le principali borse europee, Francoforte ha guadagnato l’1,68% a 13.107 punti, Parigi l’1,39% a 5.528 punti, e Londra lo 0,81% a 7.765 punti.
In calo il petrolio. Il Wti scivola dello 0,35% a 66,41 dollari al barile.
Nei cambi, la moneta unica cala dopo l’annuncio della Bce: 1,1643 dollari (1,1813 dollari in avvio e 1,1764 ieri in chiusura) e a 128,5025 yen (129,98 e 130,03), quando il biglietto verde vale 110,37 yen (110,034 in avvio).
Lo spread tra Btp e Bund dopo essere salito a 250 punti base, è sceso intorno alla soglia dei 230 punti base.