L’esperienza negativa di FlyValan (che ha sospeso i voli ha marzo) non ha fatto cambiare i piani dell’Aeroporto di Genova, che crede ancora in una compagnia regionale con un paio di vettori da 50 posti per le mete tradizionali per il business ligure: Trieste, Zurigo, Ginevra, Lione, Marsiglia, Nantes.
«Il progetto FlyValan non ha funzionato – spiega il direttore sviluppo commerciale e comunicazione Paolo Sirigu – nonostante il progetto industriale fosse serio e l’investitore affidabile, ma hanno sottovalutato i tempi burocratici per ottenere le certificazioni, accumulando ritardo rispetto ai voli già annunciati».
Lo slittamento delle operazioni da ottobre a fine gennaio, con la riduzione delle destinazioni offerte, ha fatto crescere un pregiudizio da parte della clientela business, che non poteva permettersi la mancanza di certezze sull’effettiva partenza di un volo per lavoro. «Un ritardo importante ha fatto naufragare un progetto sano – sottolinea Sirigu – e ora dobbiamo ricominciare da zero, ma abbiamo individuato un paio di vettori papabili, il problema è ricostruire anche la credibilità».
Il danno di immagine per un progetto promosso in pompa magna anche con il coinvolgimento di Regione Liguria, è grande, ma soprattutto ricominciare daccapo con in più questa “macchia”, non sarà facile, visto che i liguri sono scettici di natura.