Chiudono in rialzo le principali Borse europee, con Milano e Madrid che, superate le incertezze politiche, guidano il gruppo. In Italia la nascita del Governo Conte ha fatto svanire l’ipotesi di un ritorno immediato al voto, in Spagna lo stesso effetto ha prodotto il passaggio da Mariano Rajoy a Pedro Sanchez alla guida dell’esecutivo. A incoraggiare gli investitori europei si sono aggiunti i positivi dati Usa sui nuovi posti di lavoro (incremento dei non farm payrolls di 223 mila unità, tasso di disoccupazione ulteriormente in calo al 3,8% e incremento mensile dei salari medi orari dello 0,3%)
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 24.299,10 punti (+1,54%) e Ftse Mib a 22.109,55 punti (+1,49%). Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso in sensibile calo, a 226 punti base dai 241 della chiusura di ieri.
Il Cac di Parigi segna +1,24% a 5.465 punti, il Dax di Francoforte +0,95%, Ftse 100 di Londra +0,31% a 7.071 punti, l’Ibex di Madrid +1,76% a 9.632 punti.
A Piazza Affari la giornata è stata positiva per quasi tutti i titoli del listino principale, con scambi per 4,3 miliardi di euro di controvalore. Forti aumenti di Banco Bpm (+8,45%), favorita anche dalla cessione di npl per 5,1 miliardi, Bper Banca (+7,87%), Ubi Banca (+5,7%), Saipem (+5,67%).In controtendenza Fca (-4,53%) nel giorno in cui l’ad Sergio Marchionne ha presentato il piano industriale al 2022. Probabilmente gli operatori, pur giudicando positivamente le indicazioni, hanno venduto il titolo vista che Marchionne ha escluso la creazione di un polo del lusso Maserati-Alfa Romeola mancanza di novità sul progetto di valorizzazione di Maserati e Alfa Romeo
Sul Forex il cambio euro/dollaro rimane poco sotto quota 1,17, mentre lo yen perde terreno nei confronti del dollaro (USD/JPY a 109,4) e della moneta europea (EUR/JPY a 127,8).
L’oro è sceso a 1.298 dollari l’oncia. In calo anche le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 66,46 e 76,59 dollari al barile, a causa dell’aumento della produzione Usa.