Altra giornata nera per la Borsa e i bond italiani, con Ftse Italia All-Share a 23.421,92 punti (-2,71%) e Ftse Mib a 21.350,88 punti (-2,65%) in chiusura, e lo spread BTp/Bund a 303 punti base, ai massimi dal giugno 2013. Il rendimento dei decennali italiani è salito ben sopra la soglia del 3%, al 3,33%. A tenere sotto la pressione Piazza Affari e i titoli di Stato sono l’incertezza sul Governo Cottarelli e sulle prossime elezioni.
La crisi politica italiana influenza anche l’euro che resta sotto quota 1,16 nei confronti del dollaro a 1,155. Anche il possibile ritorno al voto in Spagna dopo la mozione di sfiducia presentata dal partito socialista nei confronti del premier Mariano Rajoy accresce l’instabilità dell’eurozona. Deboli gli altri listini europei: l’Ibex 35 di Madrid segna – 2,6%, il Dax di Francoforte -1,5%, il Ftse 100 di Londra -1,3% e il Cac 40 di Parigi -1,3%.
Sulla piazza milanese come nei giorni scorsi sono le grandi banche ad accusare maggiormente la crisi, in particolare Banco Bpm (-6,73%), Banca Generali (-6,09%), Unicredit (-5,61%). Male anche Leonardo (-5,39%). In controtendenza i petroliferi, con Saipem +3,22%, Tenaris +0,54%, Eni +0,13%.
Tra le materie prime, in lieve rialzo l’oro a quota 1.303 dollari l’oncia, mentre il Wti continua ad arretrare,-2% a quota 66,5 dollari al barile.