Le incognite sulla formazione del nuovo governo in Italia e la prospettiva di elezioni anticipate in Spagna dopo la sentenza Gurtel che ha condannato per corruzione il Partito Popolare del premier Mariano Rajoy frenano le Borse di Milano e Madrid. Piazza Affari ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 24.600,58 punti (-1,41%) e Ftse Mib a 22.398,15 punti (-1,54%), l’Ibex di Madrid segna -1,7% a 9.826 punti. Positivi gli altri listini europei, a Parigi il Cac 40 registra + 0,11% a 5.542,55 punti, a Londra Ftse 100 +0,18% a 7.730,28 punti, a Francoforte il Dax+0,65% a 12.938,01 punti.
Il tonfo della Borsa milanese è stato accompagnato dall’allargarsi dello spread a 206 con il rendimento del Btp a dieci anni a 2,47%.
Penalizzato a Piazza Affari soprattutto il comparto bancario, anche a causa di un report di Goldman Sachs sulle sulle politiche annunciate dal nuovo Governo. I cali più vistosi sono di Banco Bpm (-7,34%), Fineco (-4,31%), Mediobanca (-4,01%), Intesa Sanpaolo (-3,17%), Unicredit (-3,92%).
Tra i migliori Moncler (+3,78%), Leonardo (+2,18%), Campari (+2,04%), Pirelli (+1,98%),
Stmicroelectronics (+1,73%). Giù anche Eni (-2,5%) con il calo del petrolio (a NY -4,10% a 67,83 dollari) a causa della forza del dollaro e delle discussioni tra i Paesi Opec e la Russia sull’aumento dei tetti produttivi.