«La riabilitazione del Presidente #Berlusconi rende giustizia (tardiva) ad un leader politico e a milioni di elettori che hanno creduto in lui». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Liguria, Giovani Toti, a proposito della notizia, riportata oggi dal Corriere della Sera, per cui Silvio Berlusconi ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Milano la riabilitazione.
La decisione assunta ieri dal Tribunale di sorveglianza cancella tutti gli effetti della condanna subita da Berlusconi nell’ambito del processo sui diritti Mediaset nel 2013 che aveva fatto scattare l’incandidabilità in base alla legge Severino. Se si dovesse andare alle elezioni, Berlusconi avrebbe il diritto di candidarsi ed essere eletto. Il leader di Forza Italia potrebbe già concorrere in un’eventuale elezione suppletiva se rimanesse vacante un seggio in un collegio uninominale.
Ai giudici del Tribunale di sorveglianza si erano rivolti i legali di Berlusconi, gli avvocati Niccolò Ghedini e Franco Coppi, l’8 marzo scorso. I giudici hanno anche tenuto conto del fatto che dopo l’espiazione della pena (4 anni di reclusione di cui 3 condonati e uno svolto ai servizi sociali con l’impegno di assistenza agli anziani 4 ore alla settimana), Berlusconi ha dato «prove effettive e costanti di buona condotta» e di essersi reinserito nella comunità rispettandone le regole.
Sulla decisione del Tribunale di sorveglianza la procura generale di Milano può ricorrere in Cassazione.