Chiudono positive le Borse europee, con Milano in testa al gruppo, spinte anche dall’inversione di rotta di Wall Street dopo un avvio debole.
Il Cac di Parigi segna + 0,26% a 5.516 punti, il Dax di Francoforte +1,02% a 12.819 punti, Ftse 100 di Londra +0,86% a 7.567 punti. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 26.661,08 punti (+1,07%) e Ftse Mib a 24.335,02 punti (+1,12%).
A Piazza Affari spicca Ferrari (+7,71 %) all’indomani della pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2018, migliori del previsto in termini di margini e utile netto. Bene anche Exor (+3,15%) e Fca (+3,2%), trainate dalla casa automobilisica di Maranello, e Telecom Italia (+2,15%) dopo la vittoria della lista presentata da Elliott nell’assemblea per il rinnovo del cda. Il fondo Usa si è aggiudicato 10 amministratori su 15, lasciandone 5 a Vivendi. La vittoria di Elliott nella battaglia per il board Telecom ha avuto effetti anche su Mediaset (+2,8%).
Sul Forex il dollaro si rafforza nei confronti dell’euro, con il relativo tasso di cambio in calo a 1,194 mentre il dollaro/yen resta sostanzialmente stabile in area 109,2.
Tra le materie prime, l’oro è vicino ai1.310 dollari l’oncia. Le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 69,5 e 74,7 dollari al barile, sono agevolate dalle aspettative di una penalizzazione dellexport iraniano in seguito uscita degliUsa dall’accordo nucleare.
Nell’obbligazionario lo spread tra Btp e Bund chiude in rialzo a 125 punti base (120 ieri). Il rendimento del titolo decennale italiano è all’1,79%.