Milano è l’unica delle Borse europee ad avere chiuso in calo la seduta (Ftse Italia All- Share – 0,36%, Ftse Mib -0, 47%), frenata dalle prese di beneficio dopo avere toccato ieri il massimo da luglio 2015. Gli altri listini, dopo una prima parte di seduta contrastata, hanno virato in positivo, incoraggiati dalla politica monetaria cauta annunciata dalla Bce. Londra segna +1,09%, Francoforte +0,64% e Parigi +0,54%.
A Piazza Affari tra i titoli principali debole Fca (-2,8%), oggetto di realizzi dopo il rialzo di ieri, seguita da Exor che ha perso l’1,4%. Nella galassia Agnelli buona performance di Cnh Industrial (+3,6%) che ha visto salire utile e ricavi del primo trimestre e aumentato gli obiettivi del 2018 su ricavi e utile adjusted. Fuori del listino principale bene Carige (+1,14%) in controtendenza con la debolezza del settore.
Sul fronte valutario l’euro ha recuperato terreno ed è tornato a quota 1,21 dollari, a 1,2105, sopra gli 1,209 dell’apertura, ma sotto gli 1,2168 dollari della chiusura di ieri. La moneta europea è scambiata a 132,041 yen, contro i 132,87 della chiusura precedente, mentre il cambio dollaro/yen è a 109,071. In calo i prezzi del petrolio: i future del Wti a giugno scendono dello 0,1% a 68,12 dollari al barile, mentre quelli a giugno del brent aumentano dello 0,03% a 73,86 dollari.
Lo spread tra Btp e Bund chiude in lieve rialzo a 117 punti base dai 115 di ieri, con il rendimento del decennale italiano all’1,73%.