Ventisei tra dirigenti ed ex dirigenti di Tirreno Power sono stati rinviati a giudizio per l’inchiesta sulla centrale di Vado Ligure. Il gup del Tribunale di Savona ha accolto le 26 richieste di rinvio a giudizio formalizzate dai pm. Tra i rinviati a giudizio, che dovranno rispondere di disastro ambientale sanitario colposo, Giovanni Gosio, direttore generale di Tirreno Power dal 2003 al 2014 e Massimo Orlandi presidente del cda in diversi periodi e membro del comitato di gestione.
Secondo l’allora procuratore Francantonio Granero i fumi emessi dai gruppi a carbone della centrale di Vado avrebbero causato un aumento dell’inquinamento e della mortalità dei residenti nella zona. L’inchiesta, che aveva portato al sequestro della centrale di Vado Ligure l’11 marzo del 2014 per presunte violazione all’ Aia – si era chiusa il 17 giugno 2015 con 86 indagati, tra i quali figuravano anche politici e amministratori locali, compresi l’allora presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e tutta la sua giunta. La posizione di tutti i politici e degli amministratori locali era stata archiviata, così come quella di altri indagati.
Il processo, in cui compariranno come parti civili sei associazioni ambientaliste – Greenpeace, Medicina Democratica, Legambiente, Uniti per la salute, Wwf e Anpana – e il Ministero dell’Ambiente, inizierà il prossimo 11 dicembre.