Usa e Cina si dichiarano pronte a trattare per evitare una guerra sui dazi e l’attenuarsi della tensione favorisce il rialzo delle Borse europee e dei listini americani. Le Borse europee hanno chiuso in netta crescita. Il Dax di Francoforte segna + 2,9% a 12.305 punti, il Cac 40 di Parigi +2,62% a 5.276 punti, il Ftse 100 di Londra+ 2,35% a 7.199 punti. Robusta anche la crescita di Milano, con Ftse Italia All-Share a 5.213,44 punti (+2,19%) e Ftse Mib a 22.969,50 punti (+2,35%).
A Piazza Affari vola Telecom Italia (+5,2%) in attesa delle decisioni del cda di Cassa Depositi e Prestiti, pronto a deliberare un ingresso nel gruppo con una quota del 2-5%. Bene anche Fca (+4,8%) in scia all’annuncio dello scorporo di Magneti Marelli, tra fine anno e inizio 2019, con contestuale Ipo, e la controllante Exor (+4%). Bene anche le banche con Mps (+8,7%) in evidenza fuori dal listino principale dopo le rassicurazioni fornite dall’ad Marco Morelli sull’implementazione del piano di ristrutturazione. Deboli le utility con Terna che chiude poco sotto la parità
Sul Forex recupera terreno il dollaro, che risale a 1,223 nei confronti dell’euro e a 107,4 rispetto allo yen, sostenuto ieri dall’incertezza.
L’oro è in discesa a 1.324 dollari l’oncia anche a causa dell’apprezzamento del dollaro. In frazionale rialzo le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente in area 63,7 e 68,5 dollari al barile, dopo il recupero di ieri innescato dal calo a sorpresa delle scorte statunitensi mostrato dai dati settimanali dell’Eia.
Lo spread tra Btp e Bund chiude in rialzo a 126 punti base dai 124 punti di ieri. Il rendimento del titolo a 10 anni del Tesoro si attesta all’1,78%.