Le Borse europee chiudono in calo, dopo un timido tentativo di ripresa con l’avvio in rialzo di Wall Street (che però ieri aveva chiuso in rosso, con i titoli tecnologici in forte calo). Positiva soltanto Milano, spinta da Fca e Mediaset. Gli investitori temono le conseguenze della guerra dei dazi tra Cina e Usa, dopo che, in risposta ai dazi di Trump, Pechino ha stilato un elenco di 128 prodotti americani sui quali verranno introdotte tariffe, minacciando ulteriori contromisure . L’indice d’area Stoxx 600 cede lo 0,5%. Francoforte segna -0,78% con il Dax a 12.002 punti, Londra -0,37% con il Ftse-100 a 7.030 punti e Parigi -0,29% con i il Cac-40 a 5.152 punti. Milano termina con Ftse Italia All-Share a 24.754,91 punti (+0,38%) e Ftse Mib a 22.510,33 punti (+0,44%)
A Piazza Affari rimbalza Fca (+7,3%), grazie al dato migliore delle attese sulle immatricolazioni americane, salite a marzo del 14%. In alto anche Mediaset (+6,4%), dopo l’accordo siglato con Sky Italia e report positivi di alcuni analisti. Bene anche Moncler (+6,4%) Buzzi (+1,9%) e Banca Generali (+1,4%) che beneficia dell’upgrade da parte di Mediobanca da ‘neutral’ a ‘outperform’. Vendite su Leonardo (-2,2%) e Stm (-3%), quest’ultina ancora penalizzato dalla debolezza del settore.
Sul fronte valutario, l’euro si è indebolito nei confronti del dollaro, ora si scambia a 1,2268 dollari contro 1,2327 dollari dell’apertura. La moneta europea è inoltre scambiata a 130,70 yen, mentre il cambio dollaro/yen è pari a 106,53 a 106,006.
Tra le materie prime, l’oro arretra a 1.333 dollari l’oncia, recupera leggermente terreno il petrolio con Wti e Brent in rialzo di circa mezzo punto percentuale rispettivamente a 63,4 e 68 dollari al barile.
Lo spread tra Btp e Bund tedesco a dieci anni chiude stabile a 129 punti base, col rendimento del titolo del Tesoro all’1,78%.