Chiudono positive le Borse europee dopo un’apertura negativa condizionata da Wall Street dove erano affondati i tecnologici. Negli Usa il comparto tech resta sotto pressione e il Nasdaq si avvia a chiudere il peggior mese degli ultimi due anni, in scia alle speculazioni su possibili restrizioni regolamentari dopo lo scandalo di Facebook e alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, a cui si aggiungono fisiologiche prese di profitto dopo due anni di guadagni, gli operatori europei sono più ottimisti. Il Ftse 100 di Londra segna +0,7%, il Cac 40 di Parigi +0,3%, il Dax di Francoforte -0,2 per cento. Milano accelera nel finale di seduta e chiude con Ftse Italia All Share a 24.558,78 punti (+0,41%) e Ftse Mib a 22.331,36 punti (+0,55%).
A Piazza Affari crolla Fincantieri (-14,5%), dopo i conti sotto le stime degli analisti finanziari e le prese di beneficio dopo il rally di marzo, che lo ha portato da 1,2 a 1,45 euro. In calo anche Stm (-5,3%) in scia all’intonazione del settote tech a livello mondiale, Buzzi Unicem (-2,4%) dopo la pubblicazione dei risultati definitivi 2017, Fca (-2%), Leonardo (-1,2%) e Saipem (-1,3%). Contrastate le banche, con Mps che cede il 2,3% e Bper lo 0,5% mentre crescono Creval (+2,6%) e Unicredit (+1,3%). Positivi Recordati (+3,1%), le utilities, in particolare A2A (+2,4%), Snam (+4,7%) e Terna (+4,8%), Tim (+0,7%), in attesa dell’assemblea del 24 aprile, Mediaset (+0,6%).
Sul Forex guadagna terreno il dollaro, che riporta il cambio con l’euro a 1,234 e quello con lo yen a quota 106,2 in scia al dato finale sul pil statunitense del quarto trimestre in aumento del 2,9% rispetto al +2,5% della rilevazione precedente e al + 2,7% del consensus.
L’oro risente del rafforzamento del dollaro e scende a 1.328 dollari l’oncia, le quotazioni del petrolio retrocedono di quasi un punto percentuale con Wti e Brent rispettivamente a 64,6 e 69 dollari al barile dopo i dati sulle scorte Usa, aumentate in misura maggiore del previsto.
Sull’obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund tedesco a dieci anni chiude in calo a 133 punti base dai 136 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è all’1,83%.




























