«Per cercare una concretezza che non suoni ideale e irraggiungibile, dobbiamo impegnarci a crescere nel parlarci con lealtà, riconoscendo i segnali positivi esistenti, delle opportunità che si sono affacciate, senza denigrarci a vicenda, rinunciando alla facile e vergognosa pratica di spargere ombre e sospetti come se tutto fosse losco e impresentabile». Lo ha detto l’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, nell’omelia pronunciata questa sera alla Messa per il Mondo del Lavoro, in prossimità del giorno di San Giuseppe, patrono dei lavoratori.
«Tutte le parti in causa, i corpi intermedi, ognuno secondo i propri compiti – ha aggiunto il cardinale – crescano nel pensare e lavorare insieme, mettendo da parte interessi corporativi e particolarismi, nella consapevolezza che solamente insieme si cresce».