Cinque milioni di euro del Por-Fse 2014-2020 per l’erogazione di voucher per gli asili nido per abbattere i costi dell’iscrizione alle strutture sia pubbliche che private convenzionate. Sono stati stanziati dalla Regione Liguria: una misura che ha lo scopo di supportare le mamme lavoratrici o attive nella ricerca di lavoro e i nuclei familiari in disagio economico.
Chi può accedere ai voucher
Potranno usufruire dei voucher le donne lavoratrici o impegnate in percorsi di politica attiva del lavoro (inclusi corsi di formazione professionale, tirocini e work experience) con Isee non superiore a 50 mila euro; i nuclei familiari (non solo mamme ma famiglie in situazione di disagio economico) con Isee non superiore a 20 mila euro.
I requisiti
L’importo del voucher (sia per la misura diretta alle neo mamme, sia per la misura diretta ai nuclei familiari) è di 200 euro al mese per chi ha un Isee sotto i 10 mila euro, 100 euro al mese per chi supera la soglia dei diecimila euro. La somma massima annuale che può essere erogata è di 2 mila euro (pari a 200 euro per 10 mesi di frequenza) per le famiglie con un Isee inferiore ai 10 mila euro, di mille euro per quelle che superano questa cifra (pari a 100 euro al mese per 10 mesi). In nessun caso il contributo potrà superare la spesa sostenuta (l’importo del voucher eventualmente eccedente il costo reale verrà rimesso a disposizione delle graduatorie).
Le risorse
I fondi provengono da due distinti assi del programma del Fondo Sociale Europeo: 2,5 milioni dall’Asse 1 dedicato all’Occupazione (e sono destinati alle mamme che lavorano o cercano lavoro, per aiutarle a mantenerlo o ad acquisirlo); altri 2,5 milioni dall’Asse 2, che si occupa di Inclusione sociale e lotta alla povertà (per i nuclei familiari in situazioni di disagio economico).
Le risorse verranno assegnate ai Comuni capofila dei distretti socio sanitari: a seguito dell’Avviso appena emanato dalla giunta regionale (denominato “voucher nido di inclusione e conciliazione”) i Comuni, mediante loro avvisi pubblici, dovranno ricevere le domande delle famiglie e formulare due distinte graduatorie (asse 1 e 2) in modo da attingere ai 5 milioni di Fondo Sociale europeo stanziati da Regione Liguria. Per farlo avranno tempo fino al prossimo 20 luglio. Le risorse verranno erogate da Regione ai Comuni capofila e da loro direttamente agli asili nido: non arriveranno direttamente alle mamme o alle famiglie, che beneficeranno però del conseguente abbassamento della retta sostenuta per l’anno educativo 2018/2019.
I posti in nido d’infanzia in Liguria, tra pubblici e privati accreditati, sono circa 6mila: dai dati rilevati sulla scorsa annualità si stima che la misura potrà interessare circa il 70% delle famiglie con bambini al nido.
«Si tratta di una misura d’urto, mai realizzata in questa regione – spiega l’assessore alle Pari Opportunità Ilaria Cavo – e pensata sia per le famiglie in difficoltà, sia per le mamme che, senza la possibilità di mandare il loro piccolo al nido, rischiano di dover rinunciare al lavoro oppure che, pur essendo in cerca di un’occupazione, rischiano senza un sostegno di non poter cogliere opportunità lavorative che si prospettano. E visto che l’iscrizione dei figli al nido privato spesso è una scelta obbligata, a causa della carenza di posti nei nidi pubblici, è importante garantire un sostegno indipendentemente dalla tipologia di nidi a cui i piccoli sono iscritti».
Per l’assessore Sonia Viale si tratta di «uno stanziamento importante che impegna le risorse del Fondo Sociale Europeo. Sarà quindi doveroso promuovere una campagna informativa adeguata. In un momento in cui i budget per il sociale sono oggetto di pesanti tagli a livello nazionale, abbiamo deciso di investire sulle famiglie, anche per bilanciare l’approccio del (precedente) governo, più orientato alla lotta alla povertà».