Nel 2017 il bilancio di Banca Carige registra una perdita di 388,4 milioni di euro.
«Il consiglio di amministrazione di Banca Carige – si legge in una nota stampa della banca – ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio della banca e il bilancio consolidato del gruppo Carige al 31 dicembre 2017, la relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari relativa all’esercizio 2017 ai sensidell’art. 123-bis del Testo Unico della Finanza, nonché la Dichiarazione Non Finanziaria 2017 delGruppo ex D.Lgs. n. 254/2016».
«L’esercizio 2017 ha registrato una perdita di 388,4 milioni di euro, rispetto a quella di 380,5 milioni di euro approvata nei risultati preliminari e comunicata al mercato in data 9 febbraio u.s. per la contabilizzazione di ulteriori rettifiche di valore su crediti deteriorati classificati a sofferenza per circa 1,0 milioni di euro al lordo del relativo effetto fiscale».
«I coefficienti patrimoniali phased-in al 31 dicembre 2017 sono stati segnalati nella misura di un CET1vratio del 12,4% e di un Total Capital Ratio del 12,6%».
«Con riferimento alle nuove regole di classificazione, misurazione e impairment applicate agli strumentivfinanziari introdotte dal principio IFRS9, il gruppo ha definito le metodologie per il calcolo dellevsvalutazioni per perdite su crediti secondo il nuovo modello di perdite attese e le modalità pervidentificare l’incremento del rischio di credito ai fini della corretta allocazione delle esposizioni nei trevstadi previsti dal principio contabile».
«Gli effetti quantitativi stimati, in via preliminare, ammontano complessivamente a circa -360 milioni di euro (con una stima di impatto sul CET1 ratio “fully loaded” nell’ordine di -210 bps), prevalentemente riconducibili all’introduzione degli scenari di vendita nel calcolo delle svalutazioni relative al deconsolidamento previsto in corso d’anno di crediti deteriorati per circa 1,5 miliardi di euro GBV (il cui impatto è stimato in circa -280 milioni di euro). Con l’adozione del regime transitorio previsto dal regolamento UE 2017/2395 (“First Time Adoption”), che consente la diluizione in 5 anni degli impatti sui fondi propri dell’impairment su crediti derivanti dalla transizione al nuovo principio contabile, l’effetto complessivo delle nuove regole sul CET1 ratio 2018 è stimato nell’ordine di +12 bps